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Cultura

Inaugurata la nuova Academy dell’Istituto dei Sordi di Pianezza

Operativa dal 1814 è uno dei centri più attivi in Italia e dei più affermati in Europa

Alessia Serlenga

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TORINO – La prestigiosa istituzione torinese inaugura nuovi spazi all’insegna della inclusione Reso omaggio al passato, l’Istituto intende però guardare al suo futuro. In occasione della ricorrenza, verrà infatti inaugurata l’Academy, un moderno fabbricato stilisticamente in sintonia con gli altri edifici del complesso. Costruito secondo i migliori criteri di sostenibilità edilizia e di massimo risparmio energetico, è dotato di impianto fotovoltaico per l’alimentazione di pompe di calore ad alta efficienza per creare il giusto microclima negli ambienti.

Il 12 settembre aprirà nuovi scenari alla lunga storia dell’Istituto dei Sordi di Torino, il più antico d’Italia dopo quello di Roma e attualmente fra i più attivi. La giornata intende innanzitutto celebrare il 210° anniversario di una realtà nata per volontà dei Savoia. Avviata nel 1814 da Giovanni Battista Scagliotti presso varie istituzioni benefiche torinesi, confluì poi, nel 1835, nella Regia Scuola Normale per i Sordo-Muti, diretta dal sacerdote Francesco Bracco ed eretta in ente morale con decreto del gennaio 1838 dal Re di Sardegna Carlo Alberto.

UN PO’ DI STORIA

In una Torino animata dal forte impegno dei Santi Sociali e di numerosi benefattori a vantaggio delle classi sociali meno abbienti e dei giovani, nel 1865 la contessa Ottavia Borghese Masino di Mombello – nata a Torino ma di origine romana, amica di Giulia Cobert e Silvio Pellico – finanziò la costruzione di un Istituto che, sin dai primi anni di attività, portò avanti il doppio mandato di istruire i bambini sordi e di formare i loro maestri. Sito in Via Assarotti 12, in pieno centro, fra i suoi insegnanti ebbe anche Paolo Basso, che, sordo, fu nominato vicedirettore a metà dell’800. Il primo direttore fu il sacerdote Francesco Bracco, che fece sua anche l’esperienza precedente di Giovanni Battista Scagliotti.

Nel 1965, l’edificio venne ceduto al Comune di Torino. Con il ricavato della vendita, l’Istituto dei Sordi di Torino venne costruito ex novo a Pianezza, sul modello dei campus americani, con biblioteca, palestra, aule, teatro e un ampio parco, su di un terreno di oltre tre ettari. Un piccolo mondo a sé che ha raccolto in un piccolo museo apparecchiature che documentano metodi e tecniche di apprendimento in uso fino agli anni ’60 grazie ai quali era possibile garantire lo studio dei bambini sordi. Presente anche al suo interno una caffetteria e mensa sociale.

Qui, da allora, l’Istituto svolge molteplici attività, apprezzate anche a livello internazionale, grazie a sinergie ed accordi di ampio respiro.
Un percorso in costante crescita che non si arrestò neppure tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, quando l’evoluzione della legislazione nel settore scolastico e il mutare degli orientamenti pedagogici segnò la profonda crisi di molte istituzioni speciali, fino alla chiusura progressiva di molte realtà.

Al contrario, l’Istituto dei Sordi di Torino, decise infatti di adeguare la propria offerta formativa: chiusi il convitto e le scuole speciali aperte ai bambini udenti del territorio; la direzione decise di avviare un innovativo servizio educativo di assistenza alla comunicazione e all’autonomia per gli studenti sordi inseriti nelle scuole pubbliche del territorio di gran parte della Regione Piemonte, esteso a partire dal 2017 anche alla Lombardia. Ancor oggi L’Istituto dei Sordi di Torino,è una Fondazione onlus, retta da un Consiglio di Fondazione totalmente autonomo nelle scelte d’indirizzo delle attività, nell’ambito delle finalità di solidarietà sociale previste dallo Statuto vigente.

DIPARTIMENTI ED ATTIVITA’

L’istituto, ente accreditato al MIM a livello nazionale,al suo interno svolge numerose attività, suddivise fra diversi dipartimenti (servizi educativi, servizi diurni e residenziali, formazione, Academy, logopedia, ricerca e comunicazione, Bioagrideaf).

In ambito formativo organizza corsi, in presenza e online, aperti a insegnanti che possono iscriversi fruendo dei 500 € loro riconosciuti dalla Carta del Docente, e a tutti coloroche intendono avvicinarsi alla sordità:

– Lingua dei Segni Italiana, dal livello principiante ad avanzato

– Lingue dei segni straniere (francese, americana, internazionale)

– Didattica della sordità e accessibilità culturale

– Corsi per Assistenti alla Comunicazione

– Corsi rivolti a professionisti a supporto dell’inclusione delle persone sorde (esempio di clienti:GTT, musei, enti pubblici e privati, agenzie europee, albi professionali ecc.)

– Corsi rivolti a persone sorde disoccupate e da qualificarsi (cucina, social media design, ecc.) – Corsi di aggiornamento per interpreti di lingua dei segni

Fra le attività di spicco dell’Istituto, la realizzazione di filmati che spiegano, nel linguaggio dei segni, i contenuti e le sezioni di vari musei. A Torino sono attivi al Museo Egizio di Torino, al MAO – Museo Arte Orientale, alla Galleria Arte Moderna, alle Gallerie d’Italia, Camera, al Planetario e al Castello di Rivoli. In Piemonte, al Museo Civico di Cuneo. L’Istituto dei Sordi di Torino ha realizzato anche video per il Museo del Mare di Palermo e la Cattedrale di Monreale, per Casa Puccini a Lucca, Castel del Monte in Puglia e il Parco archeologico di Pula, in Sardegna.

12 SETTEMBRE: UNO SGUARDO AL FUTURO E UN’ INCLUSIONE A 360°

Sorta sul preesistente Teatro, l’Academy accoglierà al pian terreno la nuova Sala EFFETA(divisibile in due aree autonome), mentre il piano superiore sarà riservato ad ambienti di lavoro congeniali al lavoro delle persone impegnate a creare le opportunità educative e i servizi di supporto alla comunità dei sordi. Da segnalare che sarà disponibile anche un’aula multimediale per registrare filmati e documentari nella lingua dei segni.

I nuovi spazi polivalenti saranno il fulcro della docenza, ma anche di seminari, laboratori, stages, progetti e dell’innovazione di tutti i rami operativi dell’Istituto dei Sordi. Ma non solo. Nell’ottica di una sempre più ampia inclusione, potranno infatti aprirsi a manifestazioni e rappresentazioni di interesse per tutta la comunità del territorio.

Per volontà del Comune di Pianezza, la via di accesso all’Academy, sarà intitolata a Padre Antonio Loreti, direttore della struttura dal 1967al 2011, che contribuì ad accrescere la fama dell’Istituto a livello internazionale.

Il fil rouge fra passato e presente dell’Istituto passa anche dai linguaggi espressivi dell’arte. Passione che accompagnò l’esistenza della contessa Ottavia, apprezzata pittrice e pastellista del tempo. Non a caso la nuova sala EFFETA prende il nome da una frase pronunciata da Gesù in occasione della prima guarigione di un bimbo sordo, raffigurata in un dipinto del 1946di Mattia Traverso. Recentemente restaurata dall’Istituto, la tela sarà esposta nella nuova sala insieme a un’opera contemporanea della nota pittrice sorda americana Nancy Rourke, in un raffronto artistico in cui passato e presente si confrontano attraverso l’eloquenza delle immagini. La sala accoglierà anche altre opere d’arte appartenenti al patrimonio storico-artistico della Fondazione.

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