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Salute

A Torino asportato tumore renale su paziente sveglia: primo intervento in Europa con il robot Da Vinci Single Port

Operazione rivoluzionaria all’Ospedale Molinette di Torino su una paziente ad alto rischio, grazie a una tecnica mini-invasiva e anestesia locoregionale

Caterina Malanetto

Pubblicato

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Il robot Da Vinci Single Port

TORINO – Un’operazione senza precedenti in Europa è stata eseguita presso l’Ospedale Molinette di Torino, dove un team di medici ha rimosso un grosso tumore renale da una paziente di 76 anni utilizzando il sistema robotico Da Vinci Single Port. La particolarità dell’intervento risiede nel fatto che la paziente è stata operata da sveglia, evitando l’anestesia generale, grazie a una tecnica mini-invasiva che ha permesso di superare le sue delicate condizioni di salute.

La paziente, affetta da un tumore di 8 cm al rene destro, presentava anche una grave insufficienza respiratoria, che la obbligava a vivere attaccata a una bombola di ossigeno, nonché una severa obesità. Per queste ragioni, i medici avevano inizialmente dichiarato impossibile eseguire l’intervento con anestesia generale, rischiando di comprometterne la vita. L’unica soluzione praticabile era un’anestesia locoregionale, mantenendo la paziente sveglia e cosciente durante l’operazione.

Il successo grazie al robot Da Vinci Single Port

L’équipe chirurgica, guidata dal professor Paolo Gontero, ha adottato una strategia chirurgica all’avanguardia utilizzando il robot Da Vinci Single Port, recentemente acquisito grazie al supporto della Fondazione CRT. Questa tecnologia di ultima generazione consente di operare attraverso un unico accesso di soli 2,5 cm, inserendo quattro strumenti miniaturizzati all’interno del corpo tramite un singolo taglio. Rispetto ai sistemi tradizionali multi-porta, questa innovazione permette di ridurre ulteriormente l’invasività, risultando cruciale per pazienti con problematiche complesse come nel caso della signora.

«L’utilizzo del robot Da Vinci Single Port ha permesso di ridurre il trauma chirurgico, minimizzando il dolore e garantendo al contempo estrema precisione e rapidità», ha affermato il professor Gontero. La paziente, nonostante le condizioni critiche, è stata dimessa in buone condizioni dopo soli tre giorni di ricovero.

Collaborazione multidisciplinare per un risultato straordinario

L’intervento ha coinvolto anche un’équipe anestesiologica specializzata, diretta dal professor Luca Brazzi, che ha reso possibile l’uso dell’anestesia locoregionale. Questo approccio ha consentito di ridurre al minimo i rischi legati all’insufficienza respiratoria della paziente. Il successo dell’operazione rappresenta una pietra miliare per l’Ospedale Molinette e apre la strada a nuove possibilità di trattamento per pazienti ad alto rischio.

«Questo intervento segna una nuova frontiera per la chirurgia oncologica, combinando tecnologia avanzata e competenze mediche di altissimo livello. Un traguardo che sottolinea ancora una volta le eccellenze della nostra Città della Salute», ha dichiarato il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino.

L’operazione si inserisce in un progetto di ricerca multidisciplinare che coinvolge anche il professor Mario Morino, Direttore della Clinica Chirurgica dell’ospedale Molinette, con l’obiettivo di estendere l’uso della tecnologia Da Vinci Single Port in ambito oncologico.

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