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La pessima abitudine di parcheggiare sulle strisce pedonali

Quello che potrebbe sembrare un caso estremo è invece la quotidianità a Torino

Gabriele Farina

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TORINO – La foto che vedete è stata scattata domenica 8 settembre in corso Traiano, angolo via Guala a Torino. Erano le 9.30 di mattina e l’immagine mostra un’auto parcheggiata con cura proprio sulle strisce pedonali. Con precisione proprio in mezzo, non un po’ più avanti o un po’ più indietro. In questo modo ovviamente impedisce completamente l’attraversamento di via Guala ai pedoni e rende assolutamente inutile la discesa creata per i disabili.

Quello che potrebbe sembrare un caso estremo è invece la quotidianità a Torino (ma ovviamente anche in tante altre città). La domanda che (citando il buon vecchio Antonio Lubrano) “sorge spontanea” è: come può venire in mente ad un automobilista di lasciare lì l’auto per andare anche solo a prendere un caffè nel bar accanto?

Se fate una passeggiata in qualunque strada trafficata di Torino vedrete esempi simili in continuazione: auto parcheggiate sulle strisce pedonali, lasciate in doppia fila, sistemate negli stalli riservati ai disabili o sui marciapiede.

L’automobilista che prende la decisione estrema di lasciare l’auto lì dove non solo è vietato, ma è pericoloso lo fa (immaginiamo) perchè emotivamente distrutto dall’impossibilità di trovare un posto libero nell’arco di alcune centinaia di metri. (Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi che lo faccia semplicemente per comodità senza aver provato per almeno un’ora a trovare un posto regolare in un raggio di 500 metri dalla sua destinazione).

Eppure, anche nel caso della decisione estrema dovuta alla distruzione emotiva, pare evidente che quella non è una soluzione accettabile. In nessun caso. Il propio bene a discapito di quello del proprio concittadino non è mai una soluzione. E allora qual ò la soluzione?

Non è questo il luogo per dare una risposta definitiva, tuttavia è evidente a tutti che in città si muovo troppe auto, che dovremmo utilizzare di più i mezzi. Ma è anche evidente che a Torino i mezzi pubblici costano e funzionano male (quantomeno non all’altezza della città che dovrebbero servire). In attesa di una città più a misura d’uomo e meno di macchina possiamo però cominciare a fare qualcosa come singoli. Per esempio prendere l’auto solo se non ci sono soluzioni alternative e comunque mai, ma proprio mai, parcheggiarla in un luogo che possa creare difficoltà agli altri.

Ci spingiamo in chiusura a porre una domanda di cui possiamo immaginare la risposta: cosa avrebbe pensato l’autista dell’auto in foto se, come pedone, si fosse trovato ad attraversare via Guala domenica mattina trovando un’auto parcheggiata in quel modo?

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Erminio Macario

    12 Settembre 2024 at 14:40

    purtroppo è un’abitudine meridionale che non sarà facile sradicare …
    serve educazione e senso civico.

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