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A Torino apre Casa Gianduja, teatro e museo delle marionette e dei burattini della Fondazione Marionette Grilli

Torino avrà il suo teatro e il suo museo delle marionette e lo avrà prima del previsto. Viaggiano infatti in netto anticipo sui tempi previsti i lavori a Casa Gianduja

Gabriele Farina

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TORINO – Torino avrà il suo teatro e il suo museo delle marionette e lo avrà prima del previsto. Viaggiano infatti in netto anticipo sui tempi previsti i lavori a Casa Gianduja, lo spazio in via Richelmy, proprio dietro il Museo dell’Automobile, che la Fondazione Marionette Grilli sta rivoluzionando per creare il teatro delle marionette e dei burattini, il museo delle marionette e dei burattini e diverse altre cosine interessanti che puntano a coinvolgere bambini, famiglie e creare uno spazio condiviso per il quartiere.

Casa Gianduja è già perfettamente distinguibile per il suo bel rosso Gianduja che le permette di spiccare e farsi notare e per la marionetta di Pinocchio che si mostra ai passanti sul muro esterno della falegnameria. Come detto, i lavori cominciati il 25 maggio sono davvero a buon punto, tanto che esiste già un programma di attività: il 19 ottobre aprirà il teatro con i suoi 90 posti, il 10 dicembre il museo. Più lunghi i tempi per la sistemazione dell’area esterna, ma per giugno 2025 ci sarà uno spazio che nelle intenzioni di Marco Grilli dovrà essere uno spazio condiviso aperto agli abitanti del quartiere.

Il teatro delle marionette

Un palco con monitor che traduce nella lingua dei segni, 90 posti a sedere. Un pomeriggio a settimana dedicato a nonni e nipoti (con i nonni accompagnatori che entreranno gratis). Questo sarà il teatro delle Marionette di Casa Gianduja. Si inaugura il 19 ottobre, con le fiabe della Compagnia Grilli che verranno messe in scena fino al 2 dicembre. Poi dal 10 dicembre al 6 gennaio il primo spettacolo in cartellone sarà “Schiaccianoci e il re dei topi”, un grande classico che ha già in programma 45 date.

D’estate gli spettacoli si sposteranno nell’area esterna, dove ci sarà un secondo palco, che sorgerà proprio davanti all’imponente mole del Museo dell’Automobile di Torino.

Il museo delle marionette

La grande novità di Casa Gianduja (e di Torino) sarà però il Museo delle Marionette. Racconterà la storia della collezione famiglia Grilli dal 1946. Tutto il museo sarà costellato di pannelli multimediali e vetrine praticabili per entrare il più a fondo possibile nel fascino e nella storia. Inoltre tutti i contenuti didattici saranno scaricabili. Fino ad arrivare al fondo del museo, dove un portale scenico aprirà le porte al sogno. Da un lato il mondo dei tarocchi, sempre raccontata attraverso le marionette, dall’altro una finestra sulle quinte del palco del teatro, per vedere come nasce la magia.

D’estate, quando gli spettacoli saranno all’esterno, lo spazio interno ospiterà delle mostre temporanee per raccontare la storia delle famiglie di burattinai di tutta Italia.

Il progetto per l’area esterna

Fuori è in sistemazione anche l’area esterna, che prevede ovviamente un palco per gli spettacoli estivi, un piccolo bar, ma soprattutto uno spazio di condivisone con il quatiere, che negli occhi di Marco Grilli è ben vivo e presente. E’ già attivo il laboratorio di falegnameria per la costruzione ed il restauro di marionette e burattini, che sarà sempre aperto. Ci sarà poi una fattoria urbana, dove gli animali saranno ovviamente marionette. “Quando siamo arrivati – racconta Marco Grilli – dalla foresta di sterpaglie che abbiamo trovato è sbucata una papera con i suoi pulcini, da lì ci è venuta l’idea di avere uno spazio con gli animali. Ci siamo però accorti che avere animali veri sarebbe stato troppo complicato ed allora, ovviamente, abbiamod eciso che gli animali della nostra fattoria saranno delle marionette”.

Poi è in sistemazione il verde, che prevede piante autoctone ed alberi da frutto, ma anche un piccolo orto urbano. L’idea è che la Fattoria Didattica sia aperta al pubblico sempre, liberamente e senza biglietto, per regalare al quartiere uno spazio di condivisione, di conoscenza e di bellezza e per rendere davvero casa Gianduja una casa aperta a bambini e famiglie.

A fine settembre, prima ancora dell’inaugurazione, è in programma un evento esterno per bambini e famiglie, in modo da comnciare a far vedere quello che sarà e per iniziare a conoscersi.

Perchè casa Gianduja

“Gianduja – ci racconta Marco Grilli – è nato prima come burattino nel 1804 ed è stato tanto amato da diventare il burattino simbolo di Torino. Solo più tardi si è trasmormato in maschera di carneval.”

“Rivoluzionario, accogliente, sempre pronto ad aiutare i più deboli. – continua il padrone di casa – Queste sono le caratteristiche del burattino Gianduja ed è per questo che abbiamo voluto chiamare questo sapzio di condivisione dell’arte Casa Gianduja: uno spazio che vogliamo accogliente, un luogo in cui ci si sente bene”.

I benefici sociali di casa Gianduja

Casa Gianduja sorge dietro il Museo dell’Auto, a due passi dagli ospedali, più vicino ancora a Casa Ugi. Ed ecco che tra gli obiettivi della Fondazione Marionette Grilli non può mancare la collaborazione con questi spazi, in particolare con gli ospedali e con le famiglie dei piccoli ricoverati al Regina Margherita. L’idea è di mettersi a disposizione di chi sta vivendo un periodo difficile della propria vita per offrire dei momenti di svago e bellezza, delle parentesi di serenità grazie alle marionette, ovviamente portando storie e personaggi in ospedale.

Parlando con Marco Grilli è evidente la sua voglia, quasi la necessità di rendere viva la parte sociale del progetto. I suoi burattini devono aiutare a vivere meglio, più sereni. Ma devono anche contribuire ad un percorso formativo dei più piccoli, un’educazione al teatro che è fondamentale per la crescita umana e culturale dei bambini.

La Fondazione Marionette Grilli

Questo enorme progetto, che – è il caso di ricordarlo – sta viaggiando in netto anticipo sulle tempistiche previste, è tutto merito della Fondazione Marionette Grilli. Ottenuto dal comune di Torino l’usufrutto dello spazio, che era abbandonato e sostanzialmente diroccato, è stata la Fondazione ad occuparsi di tutto.

“Nessun contributo pubblico – specifica Marco Grilli con un sorriso piuttosto amaro – Per il momento abbiamo speso 182 mila euro. Ne spenderemo circa altri 20 mila per concludere i lavori dell’area interna (teatro e museo). Altri 100 mila serviranno per sistemare l’esterno, che sarà pronto e funzionante entro giugno 2025”

“Siamo corgogliosi del lavoro che stiamo facendo, – continua – ora però ci aspettiamo che Fondazioni Bancarie e Regione ci diano una mano per la didattica e per la tecnologia, perchè ci pare che il progetto sia utile alla collettività”.

Tre persone che si occupano della parte amministrativa, tre marionettisti e un tecnico, più mamma e papà Grilli, Augusto Grilli e Mariarosa Scalero, fondatori della Compagnia e attualmente Presidente e vicepresidente della Fondazione, che ancora lavorano con passione tra marionette e burattini. Questa è la squadra che Marco Grilli guida e che sta per regalare a Torino un mondo fatto di legno e sogni, di storie e sentimenti, di collaborazione e condivisione. L’augurio è che davvero Casa Gianduja, questo faro rosso che è spuntato a due passi dal Po, diventi fin da subito uno spazio vivo e condiviso, uno spazio di cultura e bellezza per crescere insieme e meglio.

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