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Cronaca

Proteste contro il Todays Festival: scontro aperto tra ambientalisti e organizzatori

Il comitato “No Todays al Parco della Confluenza” denuncia l’impatto ambientale dell’evento e critica la giunta Lo Russo per la gestione delle aree verdi. Polemiche anche sulla chiusura della pista ciclabile

Caterina Malanetto

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TORINO – Alla vigilia del festival Todays, le proteste dei gruppi ambientalisti continuano a farsi sentire, in particolare contro lo spostamento dell’evento dallo Spazio 211 al Parco della Confluenza. Il comitato “No Todays al Parco della Confluenza” si è riunito nel pomeriggio per informare i cittadini sulle possibili conseguenze ambientali di tale evento su un’area naturale.

“Non c’è serenità” Il comitato ha replicato alle dichiarazioni degli organizzatori, i fratelli Boasi della Fondazione Reverse, che avevano parlato di un “confronto sereno” e di aver rispettato le prescrizioni dell’ente Parco.

Critiche alla Giunta Lo Russo

Il comitato ha rivolto dure critiche al sindaco Stefano Lo Russo e alla sua giunta, accusandoli di una gestione poco attenta alle aree verdi cittadine. Dal taglio degli alberi in corso Belgio alla costruzione dell’ospedale nella Pellerina, fino all’espansione di Esselunga nel parco Artiglieri di Montagna e alla Cittadella dello sport al Meisino, questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione tra l’amministrazione comunale e cittadini preoccupati per la tutela dell’ambiente urbano.

I contestatori hanno espresso preoccupazione per l’impatto dell’evento sul Parco della Confluenza, che confina con il Parco del Meisino, una zona a protezione speciale. Hanno sottolineato i rischi per la biodiversità e il possibile danneggiamento del prato.

Chiusura della ciclabile

Anche la gestione della mobilità è stata criticata. Nonostante l’intento degli organizzatori di promuovere la mobilità sostenibile, la chiusura della pista ciclabile che attraversa il parco per 25 giorni ha sollevato polemiche.

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