Biella
Il Biellese meta internazionale per i cercatori d’oro
Il fascino delle valli biellesi tra storia e modernità: il Parco della Bessa continua ad attirare appassionati e turisti dalla Germania e non solo, grazie alla tradizione aurifera e alla ricerca del metallo prezioso
BIELLA – Il Biellese si conferma come un’attrazione di prestigio a livello globale, grazie alla sua storica tradizione aurifera.
Fin dai tempi dei Romani, le valli biellesi sono state celebri per l’estrazione dell’oro. Le testimonianze storiche confermano che la zona dell’Elvo era rinomata per le sue ricche concentrazioni di metallo prezioso.
Oggi, il Parco della Bessa, riconosciuto come “riserva naturale speciale” dalla Regione Piemonte, è un importante sito archeologico. L’area conserva i segni dell’estrazione aurifera antica: i cumuli di detriti, noti come “rughe”, sono una chiara traccia del lavoro degli antichi cercatori d’oro. Questo parco non solo attrae studiosi e appassionati di archeologia, ma è anche meta di un turismo di nicchia, composto da moderni cercatori d’oro attratti dalla possibilità di scoprire il metallo prezioso nei torrenti locali.
Molti turisti, soprattutto dalla Germania, approfittano dei costi contenuti rispetto ai loro Paesi d’origine e si avventurano nella ricerca dell’oro nelle valli biellesi. In Svizzera, ad esempio, i permessi sono significativamente più costosi, rendendo il Biellese una destinazione più economica.
Tutti i torrenti che scendono dalle valli del Monte Rosa sono noti per contenere oro già dall’antichità. Inoltre, l’assenza di una regolamentazione severa in Italia rende la ricerca dell’oro particolarmente allettante. La legislazione italiana, risalente al 1927, non regola esplicitamente le sabbie aurifere e consente ai cercatori di operare liberamente, a condizione di effettuare una semplice registrazione online presso la Regione.
Il Parco della Bessa, con la sua bellezza selvaggia e la sua ricca eredità storica, continua ad essere un punto di riferimento per turisti, studiosi e residenti, e per coloro che sono attratti dal sogno di trovare fortuna tra le acque dei torrenti biellesi.
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