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Novara

Arona in emergenza sanitaria: più di 3.000 pazienti senza medico di famiglia

Con il pensionamento di due medici storici, la città affronta una grave carenza di personale sanitario. Il sindaco Gusmeroli al lavoro per soluzioni immediate, tra cui l’apertura della “Casa della Salute” e il coinvolgimento di ex medici in pensione

Caterina Malanetto

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ARONA – Ad Arona (NO), più di 3.000 pazienti si trovano senza un medico di famiglia a seguito del pensionamento, a fine agosto 2024, dei dottori Alberto Incarbona e Marco Cairo. La notizia preoccupa non solo la città piemontese, ma rappresenta un problema più ampio che coinvolge diverse località in Italia. Il pensionamento dei medici, infatti, non viene compensato da un adeguato numero di nuovi professionisti, creando una carenza sempre più evidente e pericolosa.

La questione è stata discussa dal sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, durante una diretta Facebook del 17 agosto. Il primo cittadino ha dichiarato di aver avviato un dialogo con l’assessore regionale Federico Riboldi, che si impegnerà personalmente in un incontro programmato a settembre nel Verbano-Cusio-Ossola per cercare soluzioni. Gusmeroli ha espresso ottimismo, sottolineando la sensibilità dimostrata dall’assessore verso il problema e la volontà di risolverlo.

Nel frattempo, il sindaco ha agito su più fronti per alleviare l’emergenza. Ha contattato l’Asl per richiedere ai medici di famiglia già in servizio uno sforzo straordinario, chiedendo loro di aumentare il numero di pazienti assistiti, passando da 1.500 a 1.800, o addirittura oltre. Inoltre, ha suggerito di aprire il Centro di Assistenza Primaria (Cap), la cosiddetta “Casa della Salute”, per garantire almeno le prescrizioni mediche a chi è rimasto senza medico.

Non solo: Gusmeroli ha contattato il direttore generale dell’Asl, Angelo Penna, proponendo il coinvolgimento di ex medici di famiglia, ancora non settantenni e disponibili a tornare temporaneamente in servizio, oltre a medici specialisti che si sono offerti volontariamente per aiutare.

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