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Biella

Nel carcere di Biella due detenuti hanno cercato di picchiarsi con uno sgabello, ma nella zuffa hanno ferito due agenti

La lite tra i due compagni di cella è degenerata, mentre gli agenti della penitenziaria cercavano di separarli

Sandro Marotta

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BIELLA – Nella giornata di ieri (15 agosto) due detenuti del carcere di Biella si sono picchiati con uno sgabello e gli agenti della penitenziaria, nel tentativo di dividerli, sono rimasti feriti.

Secondo quanto segnalato dal sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, i due detenuti erano nella stessa cella quando hanno iniziato a litigare su questioni non chiare. Al culmine della lite uno dei due ha lanciato contro l’altro uno sgabello, ma questo è finito contro i due poliziotti che erano già sul punto di intervenire.

La lite è proseguita per alcuni istati perché, sempre secondo la testimonianza dei due poliziotti, “il secondo detenuto, altamente inferocito, è stato fermato dagli agenti per evitare il contatto con  l’altro ristretto,   nella confusione un agente ha ricevuto un pugno in pieno volto e sulla spalla”.

La situazione non ottimale del carcere biellese è nota da tempo. In questo articolo avevamo riportato alcune proteste messe in atto sia dai detenuti che dagli agenti di polizia a causa di ritardi nelle cure mediche, ufficio conti correnti non adeguato e condizioni critiche delle caserme. Una situazione di tensione costante, che si accompagna ad un altro dato: gli psicofarmaci somministrati ai detenuti. Secondo l’Osservatorio di Antigone sulle condizioni di detenzione, il carcere di Biella è quello in cui i detenuti usano di più stabilizzanti dell’umore, antipsicotici e antidepressivi. É stato definito il “carcere più sedato d’Italia”.

I disordini avvenuti ieri a Biella sono simili, ma non uguali, a quelli registrati a Torino, presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”. Qui, sempre nella giornata di ieri, i detenuti hanno protestato (per motivi ancora da chiarire) rifiutandosi di di tornare in cella ed dando fuoco ad alcuni materassi.

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