Cultura
La storia di Carlo Bossoli: il pittore di Casa Savoia
Nato a Lugano nel 1815, morì a Torino nel 1884
TORINO – Quando era piccolo, il padre scalpellino si traferì ad Odessa, sul mar Nero. La città era stata fondata da poco dalla zarina Caterina II. Grazie al porto ed all’esportazione del grano, stava vivendo un momento di forte sviluppo economico e di grande espansione urbanistica, richiamando anche dall’Italia diversi architetti.
Al suo arrivo, a 5 anni, Carlo frequenta la scuola cattolica dei Cappuccini e ad 11 iniziò l’apprendistato presso un libraio antiquario, cominciando col copiare disegni antichi. Dopo 2 anni diventa allievo di un pittore scenografo milanese, ne diventa assistente e dopo 5 anni comincerà a lavorare in proprio.
Grazie ad un catalogo da lui stesso compilato è possibile ripercorrere e ricostruire tutta la sua carriera, dapprima in Russia, dove era affascinato dalle atmosfere orientaleggianti della penisola di Crimea, poi in Italia, Francia e Inghilterra.
Il viaggio in Italia
Durante la guerra Russo-Turca, Bossoli intraprese il suo primo viaggio in Italia. Si fermò dapprima a Roma, dove ebbe occasione di studiare le opere presenti nei musei e dipingere diverse vedute della città.
Dopo Roma visitò Napoli e risalendo la penisola, diverse città italiane compresa Milano e Torino.
Torino 1853-1884
Come nuova residenza, Carlo scelse Torino, l’elegante capitale del Ducato di Savoia. Qui, si fece costruire un’elegante palazzina in stile moresco sulle rive del Po, vicino a Piazza Vittorio Emanuele I. Anche qui, si mise subito al lavoro dipingendo 16 tavole relative alla nuova linea ferroviaria Torino-Genova, che avrebbe presto contribuito alla crescita economica della città.
Nella primavera del 1859 scoppiò la seconda Guerra d’indipendenza che terminò con la cacciata degli Austriaci dalla Lombardia. Come corrispondente del quotidiano londinese The Times, Bossoli illustro le varie fasi delle battaglie.
Colpito dalla qualità delle opere, il principe Eugenio di Savoia-Carignano pregò Bossoli di illustrare questa Guerra d’indipendenza anche per la sua galleria privata. Così, fra il 1860 e il 1862 il pittore eseguì più di 100 dipinti.
Per ringraziarlo il principe gli conferì il titolo di Nostro Pittore di Storia.
Matrimonio e morte
Gli attacchi di febbre di cui aveva sofferto durante la guerra si erano acuiti, per cui cominciò a rallentare con la pittura.
Un anno prima di morire, Carlo sposo’ Adelaide De Carolis, una ragazza appena ventunenne. Si diceva che lei lo avesse sposato per denaro.
Il 1 agosto 1884 il pittore morì e per sua volontà fu seppellito a Lugano.
Negli anni ‘30 del ‘900 la palazzina di corso Cairoli fu in parte demolita, per cancellare lo stile precedente e ottenere quell’edificio che ancor oggi possiamo ammirare in riva al Po.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese