Società
AVS sulla rivolta al Ferrante Aporti: misure alternative al carcere subito
“Il livello di sovraffollamento raggiunto nelle carceri italiane è ormai insostenibile, stiamo parlando di un tasso di affollamento del 130,4% dei posti disponibili”
TORINO – La dura rivolta che ieri sera si è scatenata nel carcere minorile di Torino Ferrante Aporti torna a sollevare la questione del sovraffollamento delle carceri italiane. Sono molto dure le parole di Marco Grimaldi, Vicecapogruppo di Allenza Verdi Sinistra alla Camera, e Alice Ravinale, Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale del Piemonte.
“Il carcere minorile di Torino ha una capienza massima di 46 persone ma da mesi i detenuti presenti sono ben oltre 50. – scrivono – Si tratta di un sovraffollamento cronico unito a situazioni di invivibilità totale come più volte denunciato dal sindacato della polizia penitenziaria con almeno una decina di minorenni costretti a dormire per terra per mancanza di letti disponibili. Ieri il caldo al carcere minorile di Torino era insopportabile”.
“Il livello di sovraffollamento raggiunto nelle carceri italiane è ormai insostenibile, – aggiungono – stiamo parlando di un tasso di affollamento del 130,4% dei posti disponibili. La maggior parte degli edifici carcerari sono edifici obsoleti e le temperature roventi di questi giorni stanno rendendo invivibili le condizioni dentro le celle. Siamo già a 60 suicidi nel 2024. Nel caso del carcere minorile, la situazione è peggiorata drasticamente dopo il c.d. “Decreto Caivano”.”
I deu esponenti di AVS chiedono quindi al governo di intervenire urgentemente:
“Nessuno applaude o giustifica le rivolte. Ma non facciamo finta di non sentire l’odore di bruciato che arriva fino ai nostri nasi. Il torrido che diventa solitudine e deserto dell’anima. Chiediamo al Ministro Nordio di non chiudere gli occhi, chiediamo al Governo di attuare una volta per tutte misure alternative, di non trattare i minori come dei criminali incalliti. Più del 70 per cento degli istituti penitenziari in Italia ha più detenuti della capienza regolamentare, una percentuale che cresce se si considerano i posti davvero disponibili”.
Queste le loro proposte:
“Decongestioniamoli, sospendendo la pena per tutti i tossicodipendenti e le detenute incinte o con bimbi minori di un anno, chiediamo l’aumento dello sconto di pena ogni sei mesi per buona condotta. Inaccettabile il rinvio della discussione sulla proposta Giachetti senza nessuna vera alternativa in campo per riportare legalità e dignità. La battaglia continuerà in aula”.”
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