Cronaca
Fermato dalla polizia, cerca di ingoiare 15 ovuli di cocaina
All’operazione ha partecipato anche una coppia di poliziotti residenti in zona, che, pur liberi dal servizio, hanno raggiunto i colleghi della squadra di polizia giudiziaria
TORINO – Un ragazzo di 19 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, venendo anche denunciato per resistenza a P.U. e inottemperanza all’ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale.
Il giovane è stato fermato nella zona compresa fra le vie Cirenaica, Asiago e Col di Lana, dove ci sono diverse aree giochi e parchi frequentati da famiglie, bambini ed anziani.
All’operazione ha partecipato anche una coppia di poliziotti dello stesso Commissariato, residenti in zona, che, pur liberi dal servizio, hanno raggiunto i colleghi della squadra di polizia giudiziaria. In tal modo, i 4 operatori hanno potuto seguire il giovane e fermarlo dopo uno scambio su un’auto.
L’acquirente aveva una dose di crack termosaldata in plastica di colore viola, appena acquistata al prezzo di 35 €. Il presunto pusher, fermato, ha cercato di deglutire a più riprese, mentre la coppia di poliziotti cercava di farlo desistere, invitandolo ripetutamente ad aprire la bocca.
Il giovane, nel tentativo di scappare verso la vicinissima pensilina dell’autobus, è caduto trascinando entrambi gli operatori di polizia con sé, e sputando 15 ovuli termosaldati in plastica di colore viola, contenenti cocaina, prontamente recuperati e posti sotto sequestro.
Non si esclude che lo stesso fosse riuscito già a deglutire altri ovuli. Nelle sue tasche è stata inoltre rinvenuta la somma di 375 € in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività delittuosa.
Il 19enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato per resistenza a P.U., nonché per violazione della legge sull’immigrazione poiché inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale a lui notificato il 23 Aprile 2023; l’Autorità Giudiziaria, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di firma.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
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