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Cultura

Buon compleanno Primo Levi!

Primo Levi è nato a Torino il 31 luglio 1919 in un appartamento di Corso re Umberto 75

Alessia Serlenga

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TORINOPrimo Levi è nato a Torino il 31 luglio 1919 in un appartamento di Corso re Umberto 75, dove abiterà per tutta la vita. E’ il figlio primogenito di Cesare Levi ed Ester Luzzati sposatisi nel 1917 e appartenenti a famiglie di origini ebraiche.
Nel 1921 nacque la sorella Anna Maria.

Nel 1937, dopo essere stato rimandato in italiano a giugno, si diplomò al Liceo classico Massimo d’Azeglio, superando l’esame di maturità a settembre e si iscrisse al corso di laurea in chimica presso l’Università di Torino.

La Resistenza e il campo di concentramento di Auschwitz

Nel novembre del 1938, entrarono in vigore in Italia le leggi razziali, le quali ebbero un determinante influsso indiretto sul suo percorso universitario e intellettuale.
Negli anni dell’università frequentò circoli di studenti antifascisti, leggeva Darwin, Mann e Tolstoj. Pur in regola con gli esami, a causa delle leggi razziali ebbe difficoltà a trovare un relatore per la sua tesi, finché nel 1941 si laureò con lode, con una tesi compilativa in chimica.

Dopo l’8 settembre 1943 si rifugiò in montagna, unendosi a un nucleo partigiano operante in Valle d’Aosta. Poco dopo, all’alba del 13 dicembre 1943, venne arrestato insieme a due compagni dalla milizia fascista nel villaggio di Amay, sul versante verso Saint-Vincent del Col de Joux (tra Saint-Vincent e Brusson). Interrogato, preferì dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano e per questo fu trasferito nel campo di Fossoli, presso Carpi, in provincia di Modena.

Il 22 febbraio 1944 Levi e altri 650 ebrei, furono condotti verso il campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove Levi, rimase fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945.

Il ritorno e la carriera da scrittore

Giunto a Torino, si riprese dal punto di vista fisico e riallacciò i contatti con i familiari e gli amici superstiti della Shoah; trovò lavoro nella fabbrica di vernici Duco-Montecatini ad Avigliana, vicino a Torino, da cui si dimise nel 1947.

L’esperienza nel campo di concentramento lo aveva segnato profondamente: l’incubo vissuto nel lager lo spinse subito a scrivere un testo che fosse testimonianza della sua esperienza ad Auschwitz e che verrà intitolato Se questo è un uomo.

In seguito conobbe Lucia Morpurgo che diventò sua moglie a settembre 1947: questo incontro, insieme al lavoro di chimico, gli permise di superare il momento più doloroso del ritorno.

Nel 1962, quattordici anni dopo la stesura di Se questo è un uomo, incominciò a lavorare a una nuova opera sul viaggio di ritorno da Auschwitz: quest’opera fu intitolata La tregua, con la quale vinse la prima edizione del Premio Campiello.

Anni ’70

Fece molti viaggi di lavoro e nel 1975 decise di andare in pensione e di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.

Primo Levi venne trovato morto l’11 aprile 1987 nell’atrio del palazzo di corso Re Umberto 75 a Torino, dove viveva.

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