Sport
Acceso il braciere del Trofeo della Mole 2.0: torna il torneo internazionale di tennis in carrozzina
La 16ª edizione del prestigioso torneo, organizzato dalla SSD Volare, inizia al Circolo della Stampa – Sporting di Torino, con l’iconico braciere a forma di Mole Antonelliana e le prime sorprese sui campi in terra rossa
TORINO – Torino si tinge di olimpico e paralimpico con l’inaugurazione della 16ª edizione del Trofeo della Mole 2.0. La prestigiosa competizione di tennis in carrozzina è stata ufficialmente avviata ieri con l’accensione del braciere a forma di Mole Antonelliana, un simbolo di Torino che ha dato il via al torneo. L’evento, organizzato per il secondo anno consecutivo dalla SSD Volare, si svolgerà fino a domenica presso il Circolo della Stampa – Sporting, in corso Giovanni Agnelli 45.
Il torneo, classificato ITF Future Series e dedicato alla memoria di Mariella Echampe, è parte del circuito Uniqlo Wheelchair Tennis Tour e ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino e Comitato Italiano Paralimpico. Inoltre, è organizzato in collaborazione con l’ITF International Tennis Federation e la FITP Federazione Italiana Tennis e Padel.
La competizione ha visto oggi l’esordio sul campo in terra rossa di quasi tutti i partecipanti iscritti alle tre categorie in gara. Tra i protagonisti attesi, il tedesco Anthony Dittmar, il marocchino Said Himam e il coreano Ji-Hwan Lee tra gli Open; Viktoriia Lvova, la francese Sandrine Paulin Cauderon e la coreana Ju-Youn Park tra le Donne; e l’argentino Gonzalo Enrique Lazarte tra i Quad.
La sorpresa della giornata è giunta dalla categoria Quad, dove Alfredo Di Cosmo, testa di serie numero 4, ha dovuto ritirarsi a causa di un problema fisico, concedendo così il passaggio del turno al torinese Hegor Di Gioia, già finalista della scorsa edizione.
Il Trofeo della Mole 2.0 si conferma come un appuntamento imperdibile nel panorama del tennis paralimpico, portando a Torino un’importante dose di spirito sportivo e internazionale.
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