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Scandalo airbag Citroën: il 13 settembre il Tribunale di Torino deciderà su sostituzione immediata

Il Codacons chiede una risoluzione urgente per il richiamo degli airbag difettosi e una penale di 20mila euro al giorno per ritardi

Caterina Malanetto

Pubblicato

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Palazzo di Giustizia a Torino

TORINO – Il prossimo 13 settembre, il Tribunale di Torino, Sezione I Civile, esaminerà le richieste presentate dal Codacons in merito al grave scandalo degli airbag difettosi installati su Citroën C3 e DS3. Il caso riguarda una campagna di richiamo per difetti nei sistemi di gonfiaggio degli airbag prodotti dalla società Takata e installati su queste vetture.

Il caso

Il Codacons ha avviato un’azione inibitoria di classe contro Psa Italia Spa, la società che gestisce il marchio Citroën, chiedendo al Tribunale di ordinare la sostituzione immediata degli airbag difettosi o, in alternativa, la sostituzione delle autovetture stesse. In caso di accoglimento della richiesta, la società dovrebbe fornire ai clienti una nuova auto di pari valore o indicare dove ritirare un veicolo sostitutivo vicino al proprio comune di residenza.

Il richiamo riguarda migliaia di automobilisti in tutta Italia che hanno ricevuto comunicazioni che avvertono del rischio associato all’uso degli airbag difettosi. Le sostanze chimiche contenute nei dispositivi di gonfiaggio potrebbero deteriorarsi, con il rischio che, in caso di incidente, l’airbag possa esplodere con una forza eccessiva, causando gravi lesioni o morte.

Tuttavia, molti consumatori segnalano che l’attuale campagna di richiamo è rallentata dalla carenza di pezzi di ricambio, costringendo i proprietari a lunghe attese per le riparazioni. Inoltre, alcuni automobilisti hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e di aver appreso della campagna di richiamo solo tramite notizie stampa.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha dichiarato: «Questa situazione rappresenta una grave violazione dei diritti dei consumatori, che sono costretti a non utilizzare le proprie auto, con una limitazione inaccettabile alla loro libertà di circolazione e un rischio significativo per la salute. La mancata sostituzione o riparazione tempestiva espone i consumatori a gravi pregiudizi economici e a pericoli per la loro sicurezza».

Per tali motivi, il Codacons ha richiesto non solo la cessazione immediata della condotta contestata, ma anche una penale di 20mila euro per ogni giorno di ritardo nell’adempimento dell’ordine di completamento del richiamo delle autovetture.

La decisione del Tribunale di Torino potrebbe avere implicazioni significative per la casa automobilistica e per i consumatori coinvolti, rappresentando un test cruciale per le normative sulla sicurezza dei veicoli e sui diritti dei consumatori.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Loredana

    25 Luglio 2024 at 16:06

    Buongiorno
    sono una signora che abita da sola e la macchina mi serve per andare al lavoro.
    da gennaio 2024 ad oggi nn ho avuto risposte ho chiamato l’officina Citroen di Ancona poi ho chiamato a Jesi e mi hanno detto che la cosa va a rilento qualche macchina l’hanno fatta
    devo avere pazienza ma e una cosa insostenibile andare al lavoro e avere paura che ti possa succedere qualcosa
    l’ultimo e mail ricevuto diceva di sospendere la guida del veicolo facile a dirsi se la macchina ti serve per andare al lavoro .
    Fino adesso solo parole ma niente fatti

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