Seguici su

Biella

Nel carcere di Biella ci sono alcune cose che non vanno, sia gli agenti che i detenuti hanno protestato

Il sindacato della penitenziaria lamenta “stanze sporche, prive di qualsivoglia comfort” e con la muffa. Gli agenti: ritardi con le visite mediche e con i conti correnti

Sandro Marotta

Pubblicato

il

BIELLA – Ritardi nelle cure e nelle visite mediche, ufficio conti correnti non adeguato: queste le rivendicazioni che hanno animato la protesta di alcuni detenuti all’interno del carcere di Biella; all’interno della struttura sia agenti che carcerati sembrano non avere una buona opinione degli spazi, tanto da intraprendere non di rado azioni di protesta.

L’ultima azione dimostrativa è iniziata ieri sera (mercoledì 25) al momento del rientro in cella: i detenuti di un’intera sezione detentiva si sono rifiutati di rientrare all’ora di chiusura. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno cercato di farli rientrare, ma i protestanti si sono rifiutati, richiamando le due ragioni della disobbedienza: i ritardi dell’area sanitaria e il mal funzionamento dell’ufficio conti correnti.

Al termine di un tentativo di mediazione i detenuti non sono rientrati in cella, ma la sezione detentiva è stata chiusa.

I problemi del carcere di Biella per gli agenti e i detenuti

“Dei 37 neo agenti assegnati presso il carcere di Biella, alcuni ci hanno segnalato che le stanze della caserma loro assegnate sono sporche, prive di qualsivoglia comfort e, soprattutto, presentano un importante strato di muffa sulle pareti”: così, in data 12 luglio, ha scritto Donato Capace, il segretario del sindacato dei poliziotti Sappe, in una lettera di protesta inviata ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria. “Lo sappiamo – continua la lettera – che gli alloggi della polizia penitenziaria non sono degli alberghi e non posseggono una mobilia di nuova generazione, però riteniamo che assegnare delle camere pulite sia il minimo che l’amministrazione possa fare”.

“Abbiamo notato un notevole malessere tra le persone detenute per reati comuni nelle sezioni del padiglione vecchio proprio a causa delle condizioni invivibili delle stanze di pernottamento”: questo è invece quanto riporta Antigone (l’associazione attiva per i diritti del sistema penale e la dignità dei detenuti) nella scheda della visita effettuata a inizio luglio. “Il comandante e l’ispettore sono consapevoli delle criticità strutturali, della carenza di materiale necessari per l’igiene ambientale e personale e del loro riverbero nella vita quotidiana delle persone detenute”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv

Dalla home

adv

Facebook

adv