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Cronaca

Torino: chiede un “ultimo appuntamento” alla ex moglie e si presenta con un coltello, arrestato

Troppe volte gli “ultimi appuntamenti” rimangono forieri di epiloghi funesti ed è necessario ribadire di non concedere mai una opportunità in tal senso.

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TORINO – Un uomo di 45 anni è stato arrestato dalla polizia di Stato per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della ex moglie, vittima di maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato anche denunciato per porto abusivo di armi.

L’ultimo appuntamento

Sono stati alcuni passanti a segnalare, nei pressi di piazza Bengasi, una donna in evidente stato di difficoltà, tanto da frapporsi tra lei e il suo ex marito. L’uomo era appena riuscito a farsi consegnare dalla vittima le chiavi di casa, dalla quale lo stesso era stato allontanato alcuni mesi fa in seguito all’ennesimo episodio di maltrattamenti nei sui confronti.

Dagli accertamenti effettuati, sembrerebbe che il 45enne, colpito dal divieto di avvicinamento a meno di 1000 metri dalla ex moglie, continuando a vessarla, fosse riuscito a convincerla a vedersi con la scusa di doverle riferire cose di estrema importanza e urgenza per la famiglia. Le aveva quindi dato appuntamento in un luogo isolato della prima cintura.

Dopo diverse ore passate insieme, durante le quali in maniera insistente e aggressiva l’uomo aveva chiesto alla ex moglie di ritornare insieme e di non denunciarlo alle forze dell’ordine, sordo alle ripetute risposte negative ricevute dalla donna, l’ha supplicata ancora di prendere un “ultimo gelato insieme”.

La donna, sfinita, ha acconsentito, anche perché in tal modo sperava di poter tornare in un luogo meno isolato e più sicuro per lei; una volta in piazza Bengasi, l’uomo avrebbe avuto uno scatto d’ira più acceso: le ha intimato di dargli le chiavi di casa e, ancora una volta alzando la voce, le diceva che sarebbero dovuti tornare insieme a tutti i costi.

L’arresto

A questo punto sono intervenute alcune persone che avevano assistito alla scena in strada, che hanno allontanato il quarantacinquenne dalla donna, chiamando al contempo il 112 NUE.

Personale del Comm.to di P.S. Barriera Nizza, intervenuto con la massima urgenza, è riuscito a rintracciare il presunto autore dei fatti nelle vie limitrofe e, sottoponendolo a perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di un coltello con lama di 7 cm, portato all’interno del marsupio.

L’uomo è stato subito arrestato e denunciato.

Aiutare e prevenire la violenza

La polizia ci tiene a sottolineare come, in questo episodio, sia stata determinante la collaborazione dimostrata dalla cittadinanza che, notando un comportamento prevaricatorio e aggressivo di un uomo a danno di una donna in evidente situazione di difficoltà è subito intervenuta, impedendo così all’autore di tali condotte di nuocere anche fisicamente alla vittima, e ha al contempo consentito un tempestivo intervento alla polizia di Stato, che ha interrotto una verosimile escalation dell’aggressività.

Troppe volte gli “ultimi appuntamenti” rimangono forieri di epiloghi funesti ed è necessario ribadire di non concedere mai una opportunità in tal senso.

Ciò ben dimostra l’aiuto che può derivare alle forze di polizia dai singoli cittadini in casi come questo in cui non di rado la vittima non è nelle condizioni di chiedere aiuto, perché vive una condizione di particolare vulnerabilità.

La prevenzione è uno strumento efficace in grado di intercettare i casi di violenza di genere e frenare il rischio di recidiva del reato.

Fondamentale è intervenire ai primi segnali di allarme nella relazione affettivo/sentimentale: molestie, minacce, spintoni, percosse e lesioni anche solo tentate, violazione di domicilio, violenza privata, violenza sulle cose ecc.

Chiunque può segnalare alle forze dell’ordine, con la garanzia di anonimato, tali condotte, per consentire al Questore di ammonire, attraverso la Divisione Polizia Anticrimine, il responsabile.

È, inoltre, massima l’attenzione prestata dagli specialisti del settore, che lavorano presso la Divisione Anticrimine della Questura, nei confronti delle persone offese dal reato, che vengono contattate con regolarità, anche a distanza di tempo, per monitorare la situazione.

Come chiedere aiuto

Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari).

Utile anche l’applicazione YOUPOL che permette a chiunque di interagire con la Polizia di Stato inviando video, audio, immagini e testo relativi a episodi di bullismo/cyberbullismo, droga e violenza di genere.

Immagine di repertorio

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