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Cronaca

Chiuso di nuovo per 20 giorni il bar di via Monviso a Vercelli per disturbo alla quiete pubblica

A seguito degli ultimi accadimenti, la Divisione Polizia Amministrativa istruiva il procedimento per l’emissione del provvedimento di sospensione

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VERCELLI – Nella giornata di ieri, la Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Vercelli ha notificato un provvedimento di sospensione dell’attività ai sensi dell’art.100 TULPS al proprietario del BAR SUPREME di Via Monviso per un periodo di 20 giorni in quanto teatro di numerosi eventi – caratterizzati anche da azioni violente – che creavano turbativa all’ordine ed alla sicurezza pubblica, ed inoltre in quanto abituale ritrovo di persone gravate da precedenti penali e di polizia.

Dopo un primo provvedimento di chiusura per le stesse motivazioni emanato dal Questore nel dicembre 2023 per la durata di 10 giorni allorquando il locale, sempre sotto l’attuale gestione, si chiamava BAR HOLLYWOOD, è seguito un periodo di relativa calma, durato comunque ben poco come testimoniato dagli esposti pervenuti dai residenti della zona, che lamentavano numerose condotte inurbane da parte degli avventori e continui episodi di disturbo alla quiete pubblica.

Sono stati quindi intensificati i controlli d’iniziativa da parte della Questura e dell’Arma dei Carabinieri, ma diversi sono stati negli ultimi mesi anche gli interventi a causa di chiamate pervenute al 112 relative a problematiche connesse al citato esercizio pubblico.

Ai numerosi episodi di schiamazzi e musica ad alto volume, purtroppo si sono aggiunti fatti di maggiore gravità, ben tre nell’ultima settimana: molestie verbali ai danni di due ragazze che passavano nei pressi del bar, ed una accesa lite nella quale erano stati coinvolti almeno 5 soggetti di nazionalità extracomunitaria che si erano contrapposti scagliandosi addosso sedie ed altri arredi presenti nel dehor del locale.

Domenica sera, infine, l’ultimo episodio: durante un controllo da parte delle Volanti della Questura – nel corso del quale veniva riscontrata la presenza di numerose persone con precedenti – uno degli avventori, anch’egli pregiudicato, richiesto di esibire i documenti, aggrediva gli agenti spintonandoli e per guadagnarsi la fuga scagliava contro gli stessi una bicicletta, pur essendo stato attinto dallo spray urticante in dotazione agli agenti. Questi ultimi riuscivano comunque ad individuare l’abitazione del soggetto, in Corso Prestinari, e vi si recavano, riscontrando la presenza dell’uomo che si era nel frattempo cambiato d’abito, e che sentendosi in trappola, si scagliava nuovamente contro gli agenti, che con non poca fatica lo immobilizzavano e lo accompagnavano in Questura. Nel corso delle operazioni due di essi riportavano lievi lesioni, giudicate guaribili in 2 e 3 giorni dal locale Pronto Soccorso.

Per l’aggressore, identificato in un cittadino nigeriano di 27 anni, scattava l’arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale: il giorno successivo, l’arresto veniva convalidato e all’uomo, comunque non assoggettato a misure cautelari, veniva notificato un decreto di espulsione in quanto irregolare sul territorio nazionale.

A seguito degli ultimi accadimenti, la Divisione Polizia Amministrativa istruiva il procedimento per l’emissione del provvedimento di sospensione, acquisendo anche la documentazione relativa agli interventi effettuati dall’Arma dei Carabinieri, per cui la notifica della chiusura dell’esercizio veniva notificata al proprietario già nel pomeriggio di lunedì.

Il provvedimento del Questore, teso a preservare la regolarità dell’ordine e della sicurezza pubblica, ha inoltre una finalità dissuasiva della frequentazione malavitosa, sottraendo di fatto a soggetti che ivi pongono in essere azioni “contra legem” un luogo di abituale aggregazione.

Continuano i controlli da parte della Questura presso i luoghi di maggiore aggregazione giovanile e gli esercizi pubblici al fine di garantire la tranquillità dei residenti.

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