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Cultura

Dopo 8 anni di chiusura, il Castello di Ivrea è stato riaperto al pubblico

Tramite le visite guidate sarà possibile esplorare il cortile, alcune celle risalenti al periodo in cui l’edificio fu adibito a carcere e salire sui camminamenti di ronda, finora mai aperti al pubblico

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IVREA – Una giornata importante per la città patrimonio mondiale dell’Unesco: da ieri Ivrea ha di nuovo il suo Castello.

Simbolo della città epoderiese, l’imponente costruzione situata nella parte alta di Ivrea è stata riaperta al pubblico ieri, con una cerimonia di inaugurazione in Piazza Castello, dopo ben 8 anni di chiusura e un investimento di 825mila euro.

Durante la riapertura sono state presentate le nuove visite guidate, nate dalla collaborazione tra la Città di Ivrea, soggetto proprietario, e l’impresa culturale cuneese Kalatà, che opera per far scoprire il patrimonio artistico e architettonico con una nuova prospettiva, coniugando tecnologia, innovazione e spettacolarità.

Le visite consentiranno di esplorare il cortile, alcune celle risalenti al periodo in cui l’edificio fu adibito a carcere e salire sui camminamenti di ronda, finora mai aperti al pubblico, da cui è possibile ammirare uno splendido panorama.

La storia del Castello di Ivrea

Chiamato da Giosuè Carducci castello “dalle rossi torri”, l’edificio – a pianta quadrata con vasto cortile e rafforzata agli angoli da slanciate torri cilindriche, di cui la maggiore fu gravemente danneggiata nel 1676 da un fulmine – fu costruito nel 1358 su committenza di Amedeo VI di Savoia per scopi difensivi.

Il complesso in cui fu inserito comprendeva le sedi principi del potere politico e religioso di stampo medioevale: Il Comune, il Capitolo vescovile e la Chiesa. Sensibilmente modificato negli anni successivi, dal 1750 al 1970 l’intera struttura è stata usata come carcere ed è stata completamente spogliata di tutti i preziosi arredi interni.

Alla fine del 2017 è stato trasferito definitivamente in proprietà all’amministrazione comunale con l’iter del federalismo culturale. Il passaggio dallo Stato al territorio è il risultato di un lavoro di squadra tra Agenzia del Demanio, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Comune di Ivrea che ha permesso di elaborare un programma di valorizzazione e restauro conservativo del bene dal grande valore storico-artistico.

La riqualificazione del Castello rientra inoltre in un più ampio progetto per lo sviluppo del turismo che coinvolge l’intero sistema dei beni culturali epoerdiesi.

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