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Torino: in discussione l’estensione della linea 19

Il prolungamento della tratta proposto dai cittadini incontra criticità tecniche e logistiche. GTT apre al dialogo per soluzioni alternative

Caterina Malanetto

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TORINO – Lo scorso aprile, la Circoscrizione 7 di Torino ha presentato all’assessorato alla Mobilità e alla GTT la proposta di estendere il percorso della linea 19 e spostare il capolinea in Piazzale Marco Aurelio.

La richiesta, sostenuta da alcuni cittadini, mirava ad allungare il tragitto di qualche chilometro, portando l’ultima fermata da Corso Cadore a Madonna del Pilone. Questo cambiamento avrebbe reso il capolinea più strategico, situato vicino al centro d’incontro di Corso Casale 212 e non lontano dal quartiere Sassi. L’area è frequentata da molti studenti che si spostano quotidianamente verso le scuole di Vanchiglietta. Inoltre, il prolungamento avrebbe migliorato il collegamento con le linee 61 e 30, che uniscono San Mauro e Chieri al centro di Torino.

L’interpellanza, avanzata dalla maggioranza, ha visto l’astensione di Daniela Rodia (Lega), che ha richiesto il ritiro della proposta per una discussione approfondita in commissione, previa valutazione tecnica della GTT.

Le criticità evidenziate da GTT

Recentemente, la GTT ha rilasciato una relazione che mette in luce diverse problematiche legate al prolungamento richiesto. Una delle principali riguarda la mancanza di servizi igienici al nuovo capolinea per il personale di guida. In passato, l’area ospitava il capolinea della linea 66, che fu spostato a Corso Farini a causa della bassa frequentazione.

Il prolungamento avrebbe inoltre ridotto la frequenza delle corse, aumentando l’intervallo da 23 a circa 27 minuti durante le ore di punta e diminuendo la frequenza del 20%. La GTT ha ricordato che Madonna del Pilone e Vanchiglietta sono già servite dalle linee 61 e 68, con frequenze tra 8 e 12 minuti.

Commenti e prospettive future

«Sapevamo che in tempi di ristrettezze sarebbe stato difficile ottenere un aumento chilometrico» ha dichiarato Giuseppe Piras, coordinatore alla mobilità della Circoscrizione 7 «Abbiamo comunque voluto portare all’attenzione una proposta dei cittadini. L’area non è completamente priva di servizi di trasporto pubblico, e con la piena attivazione della linea 15, la situazione migliorerà. Lavoreremo per trovare alternative per servire meglio l’area che in futuro sarà esclusa dal passaggio della metropolitana».

GTT si è detta “aperta al confronto e alla ricerca di soluzioni alternative”, proponendo un sopralluogo congiunto con il Comune e l’organizzazione di un incontro con i rappresentanti della Circoscrizione 7 e i cittadini interessati.

«Auspico che venga fatta una commissione di approfondimento per valutare delle soluzioni alternative» ha commentato la consigliera Daniela Rodia, che si era astenuta tre mesi fa «A questo punto, il centrosinistra dovrebbe attivarsi rapidamente, visto che, se l’atto fosse stato ritirato, oggi potremmo già discutere delle soluzioni per i cittadini».

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