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Cronaca

Nuovo sgombero a Torino: liberati 3 alloggi occupati abusivamente in corso Grosseto

Noto come “16° quartiere” ex Iacp (Istituto autonomo case popolari), quello compreso tra corso Grosseto e le vie Sospello, Bibiana e Chiesa della Salute è uno dei più grandi complessi di edilizia sociale a Torino

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TORINO – Dopo le due operazioni dell’8 novembre 2022 e del 25 luglio dell’anno scorso, che avevano permesso di recuperare 9 alloggi occupati abusivamente, altri tre appartamenti sono stati liberati oggi.

Il nuovo sgombero ha avuto luogo questa mattina da parte delle forze dell’ordine nel complesso Atc di corso Grosseto-via Sospello, nel quartiere Borgo Vittoria a Torino.

Sul posto erano presenti la polizia di Stato, i carabinieri, la polizia locale, i vigili del fuoco, i rappresentanti di Atc e dei servizi sociali della Città di Torino, che hanno proposto soluzione abitative alternative ai nuclei occupanti con minori o soggetti fragili. Presenti anche gli assessori alla Casa e alle politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone e alla legalità della Città di Torino Marco Porcedda, il presidente e vicepresidente di Atc Emilio Bolla e Fabio Tassone.

Noto come “16° quartiere” (in ordine di edificazione) ex Iacp (Istituto autonomo case popolari), quello compreso tra corso Grosseto e le vie Sospello, Bibiana e Chiesa della Salute è uno dei più grandi complessi di edilizia sociale a Torino attualmente interessato da lavori di riqualificazione grazie alle risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

È costituito da 18 palazzine di cui 16 a uso residenziale di 5 piani fuori terra per complessivi 569 alloggi, interamente di proprietà dell’Atc del Piemonte Centrale.

Grazie un investimento da oltre 21 milioni di euro del programma “Sicuro, Verde e Sociale” della Regione Piemonte, finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, il “16° quartiere” è al centro di un significativo intervento di efficientamento energetico e verifica statica dei 16 edifici a uso residenziale, rinnovamento della dotazione impiantistica, riqualificazione delle aree comuni e recupero del fabbricato originariamente adibito a piscina-palestra, che sarà destinato a nuovo spazio multifunzionale al servizio del quartiere.

I lavori, aggiudicati dal Consorzio Stabile Artemide e dall’impresa consorziata Italiana Appalti e avviati la scorsa estate, dovrebbero concludersi nel mese di agosto 2025.

Con l’operazione di oggi, il numero complessivo di alloggi occupati nel patrimonio di edilizia sociale gestito da Atc (oltre 28 mila alloggi) scende a 188, di cui 179 a Torino Città e 9 nei comuni dell’area metropolitana.

“Questa mattina abbiamo effettuato un’operazione importante alle case popolari di corso Grosseto. Uno sgombero di nuclei di nomadi che occupavano abusivamente alloggi popolari, che quindi venivano sottratti ai legittimi assegnatari bisognosi – dichiara l’assessore alla Casa e alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone -.

L’intervento di oggi, il primo da quando sono assessore regionale alla Casa, è veramente un ottimo segnale che ridarà speranza a tanti inquilini dei quartieri popolari che sono stati costretti a veder ridotti i loro condomini quasi come in campi rom.

In Piemonte non c’è spazio per l’abusivismo, non c’è spazio per la violenza, non c’è spazio per l’arroganza. Riporteremo un passo alla volta decoro, legalità ed equità sociale all’interno delle case popolari di Torino e della sua provincia. Ringrazio Prefettura, Questura e Atc per il prezioso lavoro svolto”.

“L’azione odierna – dichiara il presidente Atc Emilio Bolla -è la testimonianza dell’impegno delle istituzioni per contrastare l’occupazione abusiva e assicurare un ambiente civile e dignitoso per tutte le famiglie che abitano nel patrimonio di edilizia sociale gestito da Atc.

Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni e le forze dell’ordine per restituire alla comunità tutti gli alloggi indebitamente occupati, contribuendo così al miglioramento della qualità della vita nei nostri quartieri”.

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