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Cronaca

Uccise il padrone di casa durante una rapina in villa a Piossasco, pena ridotta a 30 anni

In primo grado era stato condannato all’ergastolo

Gabriele Farina

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TORINO – La corte d’Assise d’appello ha condannato a 30 anni di reclusione Emirjon Margjini, il trentatrennne che uccise con un colpo di pistola l’architetto Roberto Mottura durante una rapina nella villa di quest’ultimo il 9 giugno 2021 a Piossasco.

In primo grado Margjini era stato condannato all’ergastolo ma i giudici di secondo grado hanno escluso l’aggravante del ‘nesso teleologico’ con la rapina, riducendo così la pena. Il ‘nesso teleologico‘ prevede che il reo abbia “commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità di un altro reato”.

Per un secondo imputato, il 26enne Lazri Mergim, è stata confermata la condanna a 16 anni di carcere per il ‘reato diverso da quello voluto’. Era il palo dell’operazione e non aveva partecipato direttamente all’omicidio.

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