Economia
Stellantis lancia 30 modelli ibridi in Europa, ma la produzione italiana risulta in forte calo nel primo semestre del 2024
La fabbrica di Mirafiori a Torino ha conosciuto un -63,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
TORINO – Durante quest’anno, Stellantis lancerà sul mercato europeo 30 modelli ibridi e, entro il termine del 2026, introdurrà sei nuovi veicoli.
Secondo quanto riportato da ANSA, l’azienda ha annunciato che «la nuova trasmissione elettrificata a doppia frizione (eDCT) permetterà di ridurre le emissioni di CO2 a un costo inferiore rispetto ai veicoli completamente elettrici e agli ibridi plug-in». I modelli ibridi di Stellantis già presenti o previsti quest’anno in Europa includono Alfa Romeo Junior e Tonale, Citroën Nuova C3, Nuova C3 AirCross, C4, C4X, C5 AirCross e C5X, DS DS 3 e DS 4, Fiat Panda e 600, Jeep Avenger, Renegade e Compass, la nuova Lancia Ypsilon e il Maserati Grecale. Inoltre, Opel/Vauxhall offre i modelli Corsa, Astra, Astra SportsTourer, Mokka, Frontera e Nuovo Grandland, mentre Peugeot ha i modelli 208, 308, 308 SW, 408, 2008, Nuovo 3008 e Nuovo 5008.
Stellantis è leader nelle vendite di veicoli a basse emissioni, che comprendono auto elettriche a batteria, a celle a combustibile, ibride e ibride plug-in nei segmenti A e B e nei veicoli commerciali leggeri del mercato EU30. Nel 2024, Stellantis ha registrato un aumento del 41% nelle vendite di modelli ibridi in Europa rispetto al 2023 e prevede di aumentare ulteriormente le vendite con i prossimi lanci. Nel prossimo decennio, Stellantis investirà oltre 50 miliardi di euro a livello globale nell’elettrificazione, perseguendo gli obiettivi stabiliti nel piano strategico Dare Forward 2030. Questo piano mira a raggiungere il 100% delle vendite con veicoli elettrici a batteria (BeV) in Europa e il 50% con automobili e veicoli commerciali leggeri BeV negli Stati Uniti entro il 2030.
Ma la produzione italiana risulta in calo
Nonostante l’arrivo di queste notizie positive, la produzione italiana di Stellantis nel primo semestre del 2024 è andata incontro ad un forte calo. Secondo i dati della Fim-Cisl presentati nella giornata di ieri a Torino, gli stabilimenti italiani della holding hanno prodotto il 25,2% di veicoli in meno dall’anno precedente.
La situazione è particolarmente critica a Torino, dove in questi primi sei mesi dell’anno la fabbrica di Mirafiori ha conosciuto un -63,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: i veicoli prodotti sono 19.510, ovvero poco più di un terzo rispetto al 2023, mentre i dipendenti nell’assemblaggio sono 2.861, 360 in meno dall’ultimo monitoraggio di dicembre.
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