Cittadini
Tresso: antieconomica una macchina tappabuche e lo sfalcio del verde è stato ritardato dalla pioggia
La situazione delle buche e verde pubblico a Torino
TORINO – Oggi è stata discussa in Sala Rossa a Torino un’interpellanza generale sulla manutenzione del manto stradale e del verde pubblico in città.
Torino è una groviera di buche tutto l’anno e una giungla d’estate – ha dichiarato il primo firmatario dell’interpellanza Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), ribadendo che si tratta di “problematiche gravi, ampiamente prevedibili, che riguardano direttamente il sindaco Stefano Lo Russo”.
La Città di Torino quest’anno ha incassato 20 milioni euro in più dalle multe per violazioni del codice della strada, che però non sono stati investiti nella manutenzione del manto stradale – ha denunciato Firrao.
Le spiegazioni dell’assessore Tresso
L’assessore Francesco Tresso ha sottolineato le anomalie climatiche che si sono registrate nel primo semestre 2024, con una media di piogge in primavera doppia rispetto al solito, con precipitazioni di grande intensità e violenza, che hanno danneggiato l’asfalto, causato una crescita eccezionale dell’erba e ostacolato le attività di sfalcio, come avvenuto in altre città d’Italia.
La Città ha operato in maniera efficace – ha spiegato – modificando le proprie strategie, anche grazie a fondi del Pnrr per oltre 21 milioni di euro, provvedendo a rigenerare spazi pubblici e assi stradali, ad esempio in piazza della Repubblica, in corso Racconigi e alle Vallette.
Sono anche aumentati i fondi per la manutenzione ordinaria del suolo pubblico – ha affermato Tresso – anche se non sarà possibile risolvere tutte le criticità nell’immediato. Il Comune di Torino ha investito circa 3 milioni di euro – ha spiegato – che diventeranno presto 4: il quadruplo rispetto alla media annuale dell’ultimo decennio.
Attualmente, l’utilizzo di una “macchina tappa buche” è anti-economico – ha dichiarato – così come un intervento unico massivo non è realizzabile: serve un progressivo riallineamento degli interventi nel corso degli anni.
La situazione del verde pubblico
Sulla manutenzione del Verde, l’assessore ha evidenziato le difficoltà legate all’estensione delle superfici verdi e al coordinamento con i vari enti. Per questo la Città – ha detto – ha avviato una Cabina di regia per assicurare il coordinamento e individuare le priorità. Il Comune ha anche stabilito nuove assunzioni di periti agrari.
Per quanto riguarda il taglio dell’erba, Francesco Tresso ha precisato che sono previsti tre sfalci all’anno, tra aprile e novembre. Ci sono state difficoltà – ha spiegato – legate al maltempo e alle tempistiche degli appalti, ma la Cabina di regia sta facilitando l’organizzazione dei lavori e si sta valutando la una nuova ripartizione dei vari lotti per la cura del verde, alla luce delle esperienze maturate.
La manutenzione del verde orizzontale – ha concluso – è stata aumentata, portando la spesa annuale tra i 6 e 7 milioni di euro in tutto il triennio 2024-2026.
Il dibattito in sala rossa
In apertura di dibattito Domenico Garcea (Forza Italia) ha condiviso le critiche contenute nell’interpellanza generale di un problema discusso ripetutamente in Consiglio quanto irrisolto: un pessimo biglietto da visita per Torino e una criticità che dovrebbe essere risolta a partire dalle periferie.
Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha evidenziato che si tratta di un problema concreto senza soluzione, evidenziato dai Torinesi con le loro segnalazioni, nonostante le risorse a disposizione dell’Amministrazione siano ingenti.
Critica anche la posizione di Andrea Russi (M5S), che ha evidenziato la mancanza di programmazione nell’intervenire in situazioni – verde pubblico e buche stradali – che peggiorano nonostante la quantità di risorse disponibili.
Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha quindi affermato che le risorse disponibili sono al livello del 2006, mentre le multe agli automobilisti sono raddoppiate e una parte degli introiti non viene investito – come si dovrebbe fare – in sicurezza stradale.
Claudio Cerrato (PD) ha respinto le accuse di un utilizzo strumentale dei proventi delle multe agli automobilisti, che sono dovute al mancato rispetto delle regole stradali e sono comminate con l’obiettivo di aumentare la sicurezza delle strade.
Simone Fissolo (Moderati) ha evidenziato gli sforzi che stanno facendo l’Amministrazione e le Circoscrizioni, sia per quanto riguarda il verde che le buche, sottolineando gli investimenti che sono stati decisi nella manutenzione straordinaria del suolo pubblico grazie alle risorse del Pnrr. Giusto fare maggiori controlli per monitorare la qualità degli interventi – ha concluso.
Per Tiziana Ciampolini (Torino Domani) il tema dell’interpellanza è malposto. Servono nuove politiche per il verde che tengano conto del cambiamento climatico – ha dichiarato – come sta facendo l’Amministrazione, che sta sfruttando le risorse del Pnrr e sta cercando di individuare nuovi criteri gestionali.
Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha ringraziato l’assessore Tresso per le risposte precise e puntuali. È necessario ripensare risorse e progetti a livello di tutta la Giunta, come si sta facendo – ha affermato, spiegando che le buone politiche richiedono tempi lunghi.
Nonostante le difficoltà economiche, la Città ha stanziato risorse importanti, anche se non risolutive – ha detto Caterina Greco (PD), chiedendo di audire in Commissione la Cabina di Regia e di approfondire la tematica della manutenzione dei marciapiedi.
Il cambiamento climatico viene sottovalutato e servono interventi più incisivi – ha evidenziato Ivana Garione (Moderati), ma – ha detto – l’Amministrazione è consapevole della situazione e sta lavorando bene: l’assunzione di periti agrari è un’ottima decisione.
Silvio Viale (+Europa & Radicali italiani) ha definito l’argomento trattato poco consistente, legato a vicende che non sono una novità e nemmeno uno scandalo. La questione multe – ha aggiunto – è inesistente perché il numero delle multe è stabile negli ultimi anni.
Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha invitato l’assessore Tresso a battere i pugni in Giunta per disporre di maggiori fondi, perché la loro scarsezza dimostra la cattiva amministrazione della Città.
Pierino Crema (PD) ha ricordato le difficoltà nella gestione degli appalti e le lungaggini in caso di rescissioni contrattuali, che provocano sospensioni ai lavori.
Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) serve sottolineare come il tema della biodiversità sia fondamentale. Così come è evidente che il tema del cambiamento climatico abbia un impatto sulle dinamiche meteorologiche e gli eventi meteo estremi producano effetti anche sul verde del territorio. Il fatto che tutte le maggiori città europee vadano verso la consapevolezza e la rieducazione tra cittadinanza e natura, ci indica una direzione – ha affermato – che deve essere prioritaria.
Per Silvia Damilano (Torino Bellissima) è prioritaria l’attenzione verso le buche e il verde pubblico. Deve esserci la necessaria attenzione alla manutenzione per agire sulle buche più profonde e larghe, sul verde e gli arbusti che coprono i segnali stradali.
Girando spesso per le città europee, Giuseppe Catizone (Lega) si chiede se il cambiamento climatico riguardi soltanto Torino, dato che, nelle città visitate, i parchi sono rasati perfettamente. Al riguardo, per il consigliere della Lega, c’è bisogno di assessori che risolvano i problemi. Non serve programmazione – ha sostenuto – ma serve agire con urgenza perché pedoni e automobilisti sono a rischio a causa degli arbusti che impediscono la visibilità nelle rotonde e agli incroci. Questa non è biodiversità – ha concluso – ma è mettere a repentaglio la sicurezza di cittadini e cittadine.
Secondo Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia), ci troviamo di fronte a un problema oggettivo: bisogna uscire dall’incuria e dalle criticità dovute all’incapacità di leggere il tempo meteorologico. Si tratta – ha detto – di pianificare con attenzione, agendo in maniera preventiva. La politica vera – ha dichiarato – si misura nella gestione dei propri beni: bisogna avere cura della propria città e avere capacità di manutenerla.
Nella replica, l’assessore Francesco Tresso ha ribadito che è giusto che cittadine e cittadini richiedano servizi migliori, sottolineando che le strategie messe in campo per riordinare gli aspetti organizzativi non avranno effetti immediati. Ha quindi evidenziato l’aumento delle risorse e l’impegno della Città per maggiori controlli sugli interventi di manutenzione del verde pubblico e sulle manomissioni del suolo.
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