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Piemonte

Elezioni in Francia: che posizione hanno le principali coalizioni politiche sulla Tav Torino-Lione?

Il Rassemblement National (RN) si è sempre detto contrario, ma ultimamente si è ammorbidito. Ensemble di Macron è favorevole, mentre a sinistra il Nouveau Front populaire si oppone nettamente

Sandro Marotta

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TORINO – Che opinione hanno della Torino-Lione le coalizioni e i partiti candidati alle elezioni francesi 2024. Tra pochi giorni (il 7 luglio) i cittadini di Francia andranno alle urne per il secondo turno delle legislative, dopo che Macron ha sciolto l’assemblée nationale vista la sconfitta alle Europee.

Questi i risultati del primo turno: Rassemblement National (RN) 33,20%; Nouveau Front populaire (NFP) 28%; Ensemble 21,73%.

La storia del collegamento Torino-Lione è stata segnata da rinvii e ritardi, oltre che da inchieste giudiziarie, proteste e rivalità politiche. Vediamo come cambierebbe lo scenario nel caso della vincita delle diverse coalizioni politiche francesi.

In breve, la Torino-Lione in Francia

La tratta ferroviaria della parte francese dovrebbe collegare il Comune di Saint-Jean-de-Maurienne e Lione (e tutti i paesi nel mezzo). I lavori sono di competenza di Sncf, la Société nationale des chemins de fer français (l’equivalente di Ferrovie dello Stato in Italia). Per quanto riguarda il tunnel di base, in Francia si è già iniziato a scavare; in particolare a Saint-Julien-Montdenis si è costruito un nuovo cantiere, dove però fino ad ora (luglio 2024) è stato costruito circa 1 km. Per quanto riguarda invece le linee ferroviarie oltre la galleria, nel 2019 la Francia ha deciso di ristrutturare alcune tratte per permettere ai cittadini di arrivare comodamente al tunnel.

Chi si oppone alla Tav

Storicamente è stato il Rassemblement national di Le Pen e, oggi, Bardella ad essersi opposto alla grande opera italo-francese. Anche se nel programma del 2024 non si fa riferimento alla Tav, in una nota del 2016 Dominique Martin, deputato europeo di RN, disse che si trattava di un “progetto mortifero, il Front National ha sempre sostenuto progetti alternativi rispondenti a reali esigenze economiche e ambiental”.

Ultimamente la posizione del partito di estrema destra si è ammorbidita e sembra che per gli amministratori non sia più conveniente opporsi, visto lo stato “avanzato” dei lavori.

A sinistra, sono contrari alla Tav il Nouveau front populaire (qui il programma, dove però la To-Lione non è menzionata). Questa coalizione è nata da Nouvelle Union Populaire écologique et Sociale vicina a Mélenchon, leader di La France Insoumise. Anche La France Insoumise stessa si era detta contraria alla Tav per il suo impatto ambientale. Sulla stessa linea il partito ecologista EELV (Europe Écologie Les Verts). Tra l’altro, questi partiti condividono l’opposizione alla Tav con il movimento “Soulevement de la terre”.

Chi è favorevole

Una personalità di spicco che è favorevole all’opera è Macron, attuale presidente della Repubblica e simbolo della coalizione “Ensemble pour la République” (qui il programma, anche se la Tav non è menzionata direttamente). Macron e l’ultimo governo si erano detti favorevoli all’opera, anche se vi erano stati contrasti con l’Italia sui tempi e i costi della grande opera. “Sì Tav” anche il primo ministro Gabriel Attal (di Renaissence, ovvero il partito di Macron).

Da sottolineare anche che il sindaco di Saint-jean-de-Maurienne, Philippe Rollet, ha una posizione favorevole alla Tav. In un’intervista del 2020 ha detto che il collegamento “durerà ancora 10 anni con delle indubbie opportunità”.

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