Cittadini
Aumenti sull’abbonamento musei, M5s: ricade sulle fasce più deboli della popolazione
“Ma l’abbonamento resta sempre, ampiamente, il modo più conveniente di fruire dei musei”
TORINO – Dal 1° luglio tra i numerosi rincari annunciati c’è anche quello sulla cultura. L’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta subirà un aumento di 6 euro, da 52 a 58 euro per la tariffa intera, mentre per i senior over 65 anni il biglietto aumenterà da 45 a 52 con una differenza di 7 euro. Le tariffe junior e giovani rimangono invariate.
Disabato e Unia per il consiglio regionale e Russi e Castiglione per il consiglio comunale del M5s contestano le misure: “Ancora una volta rincari e aumenti, con Regione Piemonte e Comune di Torino che non risparmiano nemmeno il settore della cultura.
Nei giorni scorsi è stato annunciato un aggiornamento dei costi per l’Abbonamento Musei per le categorie “intero” e “senior”, che dal 1° luglio\ aumenteranno rispettivamente di 6 e 7 euro”.
“Ciò ricadrà ancora una volta sulle fasce più deboli della popolazione, che saranno disincentivate a rinnovare l’abbonamento o sottoscriverne uno.
Regione Piemonte e Comune di Torino, che sono soci fondatori dell’Associazione Abbonamento Musei e ne dovrebbero indirizzare l’attività, non hanno chiaramente mosso un dito per evitare l’incremento dei costi”. – continuano – “Certe dinamiche vanno governate dalla politica con lungimiranza e coraggio, soprattutto in un settore fondamentale come quello della cultura. Gli aumenti non possono essere sempre la risposta a tutto, a maggior ragione quando vanno a pesare in modo così impattante sulle tasche dei cittadini. Una politica culturale che si rispetti deve tenere conto del rischio di ridurre la partecipazione della cittadinanza alla vita culturale torinese e piemontese e deve agire di conseguenza”.
“Il Movimento 5 Stelle solleverà il tema in Consiglio regionale e comunale con interrogazioni e interpellanze”. – concludono – “Siamo convinti sia necessario fare un passo indietro sugli aumenti, anche valutando un maggiore contributo pubblico a sostegno delle attività dell’Associazione”.
Sul sito dell’Associazione Abbonamento Musei spiegano che: “Le nuove tariffe sono in linea con l’aumento del biglietto d’ingresso di numerosi musei e con il numero sempre più alto di visite svolte dagli abbonati: il ricavato dalle vendite dell’abbonamento, infatti, serve a rimborsare ai musei le visite di chi entra con l’abbonamento”.
Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei, risponde a Repubblica: “In questi anni il costo dei musei è aumentato ma noi non tocchiamo l’importo della tessera intera dal 2015. Noi li (ai musei ndr) rimborsiamo con una percentuale fra il 40 e il 50% del valore di ogni ingresso. Nel 2019 il rimborso medio era di 8 euro, ora di 10. Possiamo dire che l’aumento delle tessere a questo punto è fisiologico e per adulti e senior era inevitabile. Su bambini e ragazzi abbiamo invece scelto di non fare incrementi”.
“Ma l’abbonamento resta sempre, ampiamente, il modo più conveniente di fruire dei musei – conclude Ricci – se pensiamo che ogni abbonato effettua in media sette visite l’anno e i principali musei hanno un costo fra 15 e 20 euro l’uno”.
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