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Montagna senza barriere: tre persone con disabilità saliranno al Breithorn

Il progetto “Alpinisti InSuperAbili” porta l’inclusività a 4.165 metri. Martedì 25 giugno il medico torinese Chiara Benevenuta sarà la prima a vivere questa avventura

Caterina Malanetto

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MONTE BREITHORN – Esperienze ad alta quota inclusive, per una montagna senza barriere. Questa settimana prende il via il progetto “Alpinisti InSuperAbili… adrenalina inclusiva”, nato dall’idea della guida alpina Roberto Ferraro e del formatore FISIP Daniele Boero, entrambi uomini del soccorso piste nel comprensorio di Cervino Ski Paradise.

I due ideatori, con la collaborazione dei professionisti che operano in montagna, hanno deciso di accompagnare tre persone con disabilità ai 4.165 metri del Breithorn Occidentale, utilizzando il “dual ski”, uno speciale presidio costituito da una seduta in resina o carbonio montata su un meccanismo basculante che a sua volta viene agganciato agli attacchi degli sci. Un ausilio tecnologico che permette anche alle persone con disabilità motoria di sciare sulle piste battute o di avventurarsi in emozionanti gite sulla neve.

A vivere per prima questa entusiasmante esperienza sarà Chiara Benevenuta, medico di Torino che martedì 25 giugno partirà da Breuil-Cervinia accompagnata da cinque persone. Il 12 luglio toccherà al valdostano Egidio Marchese, presidente della Disval, mentre il 27 luglio sarà la volta di una terza persona, che a breve verrà scelta. Il programma prevede la salita con gli impianti di risalita fino al Piccolo Cervino; da lì partirà l’ascesa in cordata della squadra formata da esperti di alta montagna addetti al traino, con il supporto di altri professionisti dedicati invece alla sicurezza.

Coinvolti anche i bambini della scuola primaria di Valtournenche, che in una settimana hanno studiato e proposto il nome del progetto, diventato appunto “Alpinisti InSuperAbili… adrenalina inclusiva”.

Chantal Vuillermoz, assessore al turismo, sport e montagna del Comune di Valtournenche, ha dichiarato: «Questo progetto, ideato da Daniele e Roberto per sensibilizzare la popolazione e offrire la possibilità a tutti di realizzare certi sogni, è davvero bello e interessante perché è capace di unire la montagna e la disabilità. Abbiamo quindi deciso di supportare questa iniziativa che coinvolge il nostro territorio e, soprattutto, i bambini della scuola primaria: le azioni di sensibilizzazione sono importanti».

Roberto Ferraro e Daniele Boero, ideatori, hanno aggiunto: «Alcune motivazioni personali ci hanno spinto a realizzare questo progetto, accolto con grande interesse da parte di chi vive quotidianamente la montagna. Tutto è nato in autunno, durante le nostre giornate in pista e dopo la condivisione di alcune esperienze lavorative. Abbiamo appena effettuato un sopralluogo: il Breithorn si presenta in ottime condizioni, anche se in cima non c’è ancora una bella traccia; questo potrebbe portarci a scegliere il monosci anziché il dual ski».

Il progetto è realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Valtournenche, Cervino Spa, scuola elementare di Valtournenche, azienda USL, Fondazione Pro Montagna, Unione Valdostana Guide Alta Montagna (UVGAM) e Associazione Valdostana Maestri Sci.

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