Seguici su

Salute

Successo chirurgico a Torino: intervento “senza sangue” per 26enne con malformazione congenita al cuore

Il Maria Pia Hospital, centro di eccellenza, salva la vita di Alessandro con un intervento cardiochirurgico pionieristico

Caterina Malanetto

Pubblicato

il

TORINO – Alessandro, ragazzo ligure di 26 anni affetto da Tetralogia di Fallot, una complessa malformazione congenita al cuore, ha recentemente subito un intervento cardiochirurgico presso il Maria Pia Hospital di Torino. Ciò che rende questo intervento straordinario è il fatto che è stato eseguito con una tecnica “senza sangue“, un approccio innovativo che mira a ridurre al minimo l’utilizzo di emotrasfusioni durante la chirurgia.

La patologia

La Tetralogia di Fallot è una delle cardiopatie congenite più complesse, caratterizzata da quattro anomalie cardiache che riducono l’afflusso di sangue ossigenato al corpo e compromettono il regolare funzionamento del cuore. Alessandro è stato sottoposto a un intervento chirurgico correttivo per la terza volta, ma questa volta con un nuovo approccio che mirava a minimizzare il sanguinamento intraoperatorio e l’uso di trasfusioni di sangue.

L’operazione

Guidata dal dott. Mauro Del Giglio, un’équipe di cardiochirurghi presso il Maria Pia Hospital ha sviluppato un intervento chirurgico personalizzato per Alessandro. Dopo un’attenta valutazione del rischio e considerate le preferenze del paziente di evitare qualsiasi trasfusione di sangue, è stata pianificata una procedura “senza sangue” che ha permesso di eseguire con successo l’intervento.

L’intervento è stato particolarmente complesso e ha coinvolto diverse fasi. In primo luogo, è stata rimossa la vecchia protesi valvolare polmonare danneggiata. Successivamente, sono state ricostruite l’arteria polmonare e la via di efflusso del ventricolo destro utilizzando patch di pericardio. Infine, è stata impiantata una nuova protesi valvolare biologica, su misura per le esigenze di Alessandro, per ripristinare la funzionalità cardiaca.

Una fase cruciale per il successo dell’intervento è stata la preparazione del paziente. I livelli di emoglobina sono stati ottimizzati attraverso una stimolazione midollare per aumentare la produzione di globuli rossi e il sangue del paziente è stato recuperato durante l’intervento chirurgico stesso.

Dopo una degenza di 7 giorni, Alessandro è stato dimesso dall’ospedale in buone condizioni di salute, con una nuova prospettiva di vita davanti a sé. La combinazione di competenza medica avanzata e innovazione tecnologica ha reso possibile un risultato positivo per questo paziente affetto da una rara malformazione cardiaca.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *