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Cronaca

Per 30 anni picchiò e minacciò la moglie e la figlia, in un’occasione lanciò contro di loro un televisore: 60enne arrestato a Novara

Chiedeva continuamente somme di denaro, minacciando la coniuge anche sul posto di lavoro. Le denunce delle vittime fanno terminare un orrore durato 30 anni

Sandro Marotta

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NOVARA – Un 60enne è stato arrestato per aver picchiato e insultato la moglie e la figlia per circa 30 anni. L’uomo si trova adesso in stato di custodia cautelare in carcere, dopo che il tribunale di Novara è venuto a conoscenza dei maltrattamenti grazie alle dichiarazioni delle due vittime e di alcuni testimoni, contattati dalla polizia.

In particolare, secondo quanto riportato dagli agenti di polizia, il 60enne minacciava la moglie con frasi come: “darò fuoco alla casa, la farò saltare per non lasciare niente e ti farò fuori”. Le minacce si inasprivano soprattutto in corrispondenza del giorno in cui la donna percepiva lo stipendio e nei weekend. L’uomo secondo quanto dichiarato dalle vittime, soffriva di crisi di astinenza dovute al consumo di sostanze stupefacenti nel corso delle quali era solito danneggiare muri, porte e finestre e, in assenza di denaro, lo pretendeva costantemente dalla coniuge fino ad assillarla anche sul luogo di lavoro.

Le minacce si estendevano anche alla figlia e spesso sfociavano in violenza. In un episodio riportato in una nota della polizia di Stato, si legge che “in una occasione, aggrediva fisicamente la moglie lanciandole addosso un televisore, pretendendo che la stessa allontanasse da casa la figlia. La donna, a quel punto, si rifugiava al piano superiore dell’abitazione ed il marito la raggiungeva cercando di sfondare la porta a martellate”.

L’indagato si trova ora ristretto presso la Casa Circondariale di Novara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Come chiedere aiuto

Se subisci maltrattamenti, minacce e non ti senti al sicuro, puoi chiamare il numero unico anti-violenza e stalking 1522. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale ed inseriti nella mappatura ufficiale della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità. Il 1522, attraverso il supporto alle vittime, sostiene l’emersione della domanda di aiuto, con assoluta garanzia di anonimato. I casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.

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