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Cronaca

Corteo per la Palestina sfila per il centro di Torino, un gruppo si stacca e imbratta un bancomat di Intesa Sanpaolo e un distributore di Eni

Nel pomeriggio di oggi, sabato 8 giugno, la manifestazione partita da Palazzo Nuovo ha “sanzionato” le due multinazionali per la loro presunta “complicità nel genocidio”

Sandro Marotta

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TORINO – Nel pomeriggio di oggi (sabato 8 giugno) un corteo cittadino sta sfilando per le vie del centro di Torino per manifestare solidarietà al popolo palestinese. Un gruppo di manifestanti, poco fa, ha scelto di sporcare di rosso un bancomat di Intesa Sanpaolo e un distributore di Eni.

In testa al corteo campeggiano le bandiere della Palestina e lo striscione dell’Intifada, ovvero la rivolta per l’indipendenza dei palestinesi. A reggerlo sono soprattutto i ragazzi e le ragazze dell’Intifada studentesca, che da 26 giorni sta occupando l’Università di Torino (Palazzo Nuovo e Fisica) e il Politecnico, chiedendo lo stop agli accordi con gli atenei di Israele.

Proprio da via Sant’Ottavio, di fronte alla sede delle facoltà umanistiche, è partito il corteo composto da diverse centinaia di persone. Dopo aver sfilato per corso San Maurizio ed aver portato la voce dell’Intifada fino a Porta Palazzo, gli attivisti hanno percorso via San Francesco d’Assisi.

Proprio qui un gruppo di manifestanti a volto coperto ha spruzzato della vernice rossa sul vetro del bancomat di Intesa Sanpaolo. “È stata sanzionata una delle sedi di Intesa San Paolo, collusa con l’università , complice di Israele e del genocidio del popolo palestinese”, si legge sui social nel post che rivendica l’atto.

Poco dopo, è stato sporcato di rosso anche un distributore di benzina di Eni in corso Matteotti. Sopra di esso è stato appeso uno striscione “Eni complice del genocidio”. Secondo i manifestanti “Eni espropria e devasta territori palestinesi per i giacimenti di gas nelle acque di Gaza”.

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