Cultura
I castelli del Piemonte ospitano gli autori del noir
Torna Castelli in Giallo, il festival di letteratura noir ospitato dalle più affascinanti dimore storiche piemontesi
TORINO – Torna Castelli in Giallo, il festival di letteratura noir ospitato dalle più affascinanti dimore storiche piemontesi. L’evento, sostenuto dalla Regione Piemonte, è organizzato da Amici di Castelli Aperti, l’associazione che promuove l’omonima rassegna con l’apertura da aprile a ottobre di oltre ottanta dimore storiche sul territorio piemontese. Il programma 2024 di Castelli in Giallo prevede 3 incontri con alcuni dei migliori rappresentanti della narrativa gialla in Italia, dislocati in altrettante dimore storiche: il Castello Quattro Torri di Arignano, il castello di Monastero Bormida e il castello di Foglizzo.
Stefano Nazzi al Castello Quattro Torri di Arignano
Il Festival debutta venerdì 21 giugno alle 20.30 ad Arignano, nel suggestivo Castello Quattro Torri. Una dimora storica privata ancora poco conosciuta, che accoglierà Stefano Nazzi, il re della cronaca nera italiana, noto al pubblico soprattutto per essere l’ideatore e l’autore di Indagini, ai primi posti delle classifiche dei podcast, e di Altre indagini per «il Post». Nazzi presenterà il suo ultimo libro Canti di Guerra, pubblicato per Mondadori e ambientato nella Milano degli Anni Settanta. Qui si incrociano per la prima volta i destini dei tre banditi che cambieranno le sorti della “mala” milanese. Una storia nera di sangue, tradimenti e morti ma anche di sodalizi, potere e amore. Stefano Nazzi la ricostruisce con la sua prosa intensa e incalzante, raccontando gli uomini dietro ai criminali e le ombre che li hanno resi tali, perché nonostante siano passati oltre trent’anni dall’ultimo sparo i loro canti di guerra riecheggiano ancora oggi.
Prima della presentazione gratuita, sarà possibile visitare il castello guidati dai proprietari. Al termine delle visite sarà servito un ricco aperitivo. (visita + aperitivo 25 euro).
Christian Frascella al castello di Monastero Bormida
Castelli in Giallo prosegue sabato 22 giugno a Monastero Bormida. Protagonista lo scrittore torinese Christian Frascella, che alle 19.00, nelle sale dell’imponente castello, presenterà Non si uccide il primo che passa. L’estate rovente di Contrera, quinto episodio della serie del suo amatissimo ispettore, pubblicata da Einaudi. È luglio e a Torino, nel quartiere di Barriera di Milano, fa un caldo da morire. Contrera vaga nell’afa senza niente da fare. La sorella gli procura una cliente: la sua amica Giulia teme che il compagno abbia un’altra donna. Sembrerebbe un lavoro facile, se non fosse che durante il pedinamento l’uomo viene freddato con due colpi di pistola. Nonostante l’aria da sbruffone, Contrera ha un grande senso della giustizia e si mette a indagare in un labirinto di sospetti e false piste, che lo condurrà a una verità assurda e imprevedibile.
Prima della presentazione gratuita, alle 18, si potrà scoprire il castello di Monastero Bormida tramite visite guidate del costo di 5 euro.
Dopo l’incontro con Christian Frascella, alle 20.00, è previsto un aperitivo aperto al pubblico del costo di 15 euro. Per coloro che prenoteranno la visita guidata e l’aperitivo il costo totale sarà di 18 euro.
Francesca Mautino al castello dei Biandrate di Foglizzo
Domenica 23 giugno la rassegna si concluderà a Foglizzo, presso il castello dei Biandrate. Alle 15.00, alle 16.00 e alle 17.00, il Teatro delle Dieci proporrà uno spettacolo itinerante nelle sale della dimora storica, dal titolo Intrighi, delitti e veleni. Un giallo medievale (ingresso 10 euro). Il pubblico verrà coinvolto nella risoluzione di un omicidio. Alle 18.00 invece, ospite del terzo e ultimo incontro del Festival sarà l’eporediese Francesca Mautino, che presenterà il suo esordio narrativo Qualcuno che conoscevo. Il romanzo vede come imprevedibile protagonista una madre di tre gemelline impossibili, che si improvvisa investigatrice alla ricerca di una ragazza misteriosamente scomparsa dieci anni prima a Torino, città che da sempre nasconde i suoi segreti. Una donna moderna, che fatica a tenere in bilico la sua quotidianità tra famiglia, lavoro e sentimenti, e in cui potranno rispecchiarsi, con leggerezza e buon umore, molte donne di oggi.
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