Una notte al Museo Nazionale della Montagna di Torino con Club Silencio per festeggiare i 150 anni

TORINO – Domani, mercoledì 5 giugno, il Museo Nazionale della Montagna di Torino, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e per festeggiare il suo 150° anniversario, apre le porte ad un evento serale organizzato insieme a Club Silencio, che porterà il format sempre più affermato “Una Notte al Museo” al Monte dei Cappuccini, uno dei luoghi panoramici più celebri della città.

A partire dalle ore 19:00, sarà possibile visitare le mostre “Le Ossa della Terra. Primo Levi e la montagna”, dedicata alla figura di Primo Levi e al suo rapporto con le terre alte, e “Alberto di Fabio. Orogenesi”, con la produzione artistica degli anni Novanta dell’artista, assieme all’esposizione permanente dedicata al K2, recentemente inaugurata. Sul rooftop panoramico del Museo, si esibirà poi il duo Stradiotti – Di Raimondo con un concerto di violino e violoncello, seguito dal dj set di Max Casacci, co-fondatore dei Subsonica. Ad animare la serata, ci saranno anche le voci del Coro Edelweiss del Club Alpino Italiano di Torino, punto di riferimento nel panorama della musica corale piemontese, diretto dal Maestro Marcella Tessarin, con un repertorio di canti popolari e di montagna. Per l’occasione, la Mole Antonelliana sarà straordinariamente illuminata a tema e saranno accese le iconiche Luci d’Artista del Monte dei Cappuccini, i Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn.

«Sono trascorsi 150 anni da quando, nel 1874, fu inaugurata al Monte dei Cappuccini di Torino la Vedetta Alpina» afferma la direttrice Daniela Berta. «L’anniversario del Museomontagna è per noi molto speciale e siamo fieri di poter festeggiare questo traguardo insieme al nostro pubblico e alla Città di Torino, proseguendo la consolidata collaborazione con l’associazione culturale Club Silencio e con IREN. Il nostro obiettivo è avvicinare un pubblico sempre più giovane alla cultura e alla bellezza della montagna, affrontando grandi temi dell’attualità come la salvaguardia dell’ambiente».

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