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Che cosa vuol dire che la Juve ha licenziato Allegri per “giusta causa”? Ecco cosa dice la legge

Nel caso in cui la Juve avesse ragione, vorrebbe dire che Allegri ha compromesso il rapporto di fiducia con la società, rischiando di danneggiarla ulteriormente continuando ad allenare

Sandro Marotta

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TORINO – Che cosa vuol dire che l’ex coach della Juventus Massimiliano Allegri è stato “licenziato per giusta causa”? Per la legge vuol dire che Allegri ha fatto qualcosa di così grave da compromettere il rapporto di fiducia tra lui e la Juventus; significa anche che la società vuole interrompere subito tutti i contatti lavorativi con l’allenatore livornese e non vuole più pagargli lo stipendio fino alla fine del contratto, prevista nel 2025.

Il senso dell’articolo 2119

Il licenziamento per giusta causa è regolato dall’articolo 2119 del Codice Civile, “recesso per giusta causa”; “Ciascuno dei contraenti – si legge nel testo dell’articolo – può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”. L’elemento che caratterizza questo tipo di licenziamento è l’effetto immediato, senza nessun periodo di transizione.

La ratio legis è quella di tutelare i casi in cui il datore di lavoro ha subito un danno tale che continuare la collaborazione con il lavoratore aggraverebbe la situazione. Secondo la giurisprudenza si può licenziare per giusta causa, ad esempio, un dipendente che ruba, che rifiuta di eseguire un ordine o, ancora, che diffama l’impresa o i suoi prodotti.

Il cuore del licenziamento per giusta causa sta nel fatto che tra i due soggetti, in questo caso la Juve e Allegri, è venuto meno il rapporto di fiducia, il che renderebbe impossibile stipulare un altro contratto di lavoro.

Un esempio: alcuni anni fa un ausiliario del traffico si era addormentato durante il turno di lavoro e Autostrade per l’Italia lo aveva licenziato facendo riferimento alla giusta causa. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14192 del 07 giugno 2017, ha stabilito che il licenziamento è legittimo, perché il lavoratore doveva “sorvegliare e pattugliare una tratta autostradale per ragioni di sicurezza degli utenti” e il fatto di essersi addormentato aveva messo in pericolo non solo gli automobilisti, ma anche la società nel caso in cui si fosse verificato un incidente.

Cosa farà ora Allegri?

La Juventus e Allegri andranno probabilmente in tribunale. Qui, il giudice stabilirà se il licenziamento sia legittimo e proporzionale alle azioni del coach oppure no. Se vince la Juve, Allegri sarà effettivamente licenziato e dovrà pagare una somma di denaro.

Tuttavia Allegri potrà impugnare la sentenza e rivolgersi alla corte d’Appello e poi alla Cassazione. Se dovesse riuscire a vincere, otterrà il reintegro e un risarcimento pari, al massimo, a 1 anno di stipendio (ovvero 7 milioni di euro). Attenzione: l’allenatore livornese ha solo 60 giorni di tempo per l’impugnazione.

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