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Ambiente

Il Comune di Moncenisio ha ottenuto la bandiera verde di Legambiente per il recupero delle Casermette

Il Piemonte, si conferma per il sesto anno consecutivo, re indiscusso di buone pratiche

Alessia Serlenga

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MONCENISIO – Il Comune di Moncenisio ha ottenuto la bandiera verde di Legambiente per il recupero e la trasformazione delle Casermette.

Scrivono dal piccolo Comune piemontese: “Con orgoglio segnaliamo che il Comune di Moncenisio ha ottenuto la bandiera verde di Legambiente per il recupero e la trasformazione delle Casermette. Un nuovo riconoscimento alla montagna che crede in un turismo sostenibile e di qualità”.

Ecco dunque, l’ottavo Summit Nazionale delle Bandiere Verdi 2024 di Legambiente. Alpi sempre più green, attente alla sostenibilità e all’innovazione. A testimoniarlo è lo sprint nel 2024 delle bandiere verdi bandiere verdi, il riconoscimento che Legambiente assegna ogni anno all’arco alpino, che arrivano a quota 23, registrando un +15,7% rispetto al 2023 (erano 19).

Vessilli green che hanno per protagonisti comunità, territori, cittadino, associazioni e amministrazioni capaci di puntare su sostenibilità e innovazione dando un nuovo futuro ai luoghi montani, minacciati da crisi climatica e spopolamento abitativo. Il Piemonte, si conferma per il sesto anno consecutivo, re indiscusso di buone pratiche con 5 bandiere green, seguito da Valle D’Aosta, Lombardia, Veneto, con rispettivamente 4 bandiere, da Veneto e Friuli Venezia Giulia, con 3 bandiere a testa, e poi da Trentino, Alto Adige, e Liguria, tutti con una bandiera.

Spiega il primo cittadino di Moncenisio. “Questo riconoscimento è importante per la nostra comunità. I lavori del primo lotto, iniziati nell’estate 2021 ora giunti complessivamente al termine, hanno messo in atto una generale pulizia dell’area portando al recupero e consolidamento delle vecchie murature delle ex casermette. Adesso sono iniziati i nuovi lavori che porteranno alla conclusione. Contestualmente si intende porre la massima attenzione al recupero paesaggistico e alla valorizzazione delle aree verdi rifunzionalizzando a giardino alpino uno dei vecchi fabbricati.”

La nuova struttura sarà al servizio della comunità e ospiterà le attività coordinate e gestite dall’Ecomuseo Le Terre di Confine, attraverso incontri, conferenze e progetti artistici. Al termine di questa fase l’area si presenterà come un grande parco per la comunità con spazi del loisir e della meditazione, un giardino alpino circondato dalle storiche murature delle ex casermette che darà modo di rifunzionalizzare un’area per troppo tempo abbandonata a se stessa. Oggi, grazie agli sforzi e all’interesse dell’amministrazione, la rinascita di una vasta area è più che mai vicina.

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