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Torino, il corteo di Non Una di Meno per l’aborto: manifesti in piazza Castello e tappa a Palazzo Nuovo – FOTO

Il corteo si è concluso a Palazzo Nuovo dove da settimane è in corso l’Intifada studentesca con un’occupazione in solidarietà al popolo palestinese.

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TORINO – Si è svolto ieri in centro a Torino, e in generale in varie città d’Italia, il corteo organizzato da Non Una di Meno per l’aborto.

“Finanziano le guerre, gli amici antiabortisti, Vogliamo consultori laici e femministi” lo slogan dei manifestanti, partiti da piazza Castello

Contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+.
Non vogliamo cedere di un millimetro davanti all’esplicita volontà politica di mettere in discussione la nostra autodeterminazione. Da tempo abbiamo smesso di difendere una legge ormai anacronistica come la 194. Ora è tempo di portare in piazza l’idea di aborto che vogliamo: accessibile, sicuro, gratuito davvero per tuttə, una procedura salvavita che non può esserci impedita da burocrazia medica o dal permesso di soggiorno, ma che ancora oggi in Italia viene svolta con indicazioni che non sono in linea con le raccomandazioni dell’OMS.

Un diritto che non può essere discrezionale: basato sull’operatrice che casualmente ci troviamo davanti al centro ISI o sulle idee del personale medico che ci prende in carico. Un diritto che non può essere un’esperienza traumatica: ogni aborto è personale e può essere vissuto con sollievo, gioia, tristezza o paura a seconda dei casi, non può essere il sistema a indurci emozioni negative e stress per via dei tanti ostacoli.

Il Piemonte è un modello di cattivo uso dei fondi pubblici, come i reportage hanno mostrato. 1 milione di euro dati a pioggia agli antiabortisti al posto che utilizzati per promuovere iniziative di welfare: rendere gratuita la contraccezione, finanziare i consultori, dare un REALE supporto alla genitorialità.

Ora basta! In questi anni abbiamo raccolto storie, testimonianze e accompagnato ad abortire diverse persone, abbiamo imparato ancora di più quanto questo sistema è crudele e non fa altro che giudicare le nostre legittime scelte. Insieme però siamo più forti. Sui nostri corpi decidiamo e decideremo sempre noi. Abbiamo sempre abortito e sempre abortiremo!

Il corteo si è concluso a Palazzo Nuovo dove da settimane è in corso l’Intifada studentesca con un’occupazione in solidarietà al popolo palestinese.

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