Seguici su

Economia

Chi è Anna Maria Poggi, la nuova presidente della Fondazione CRT: l’università, gli incarichi pubblici e il passato in Compagnia San Paolo

Insegna Diritto costituzionale all’Università di Torino e prenderà il posto di Irrea a partire da fine maggio

Sandro Marotta

Pubblicato

il

TORINOAnna Maria Poggi sarà, con tutta probabilità, la nuova presidente della Fondazione CRT, dopo l’addio anticipato e burrascoso di Palenzona e la presidenza a scadenza di Maurizio Irrea. La nomina della nuova presidente sarà ufficializzata nella seduta del consiglio di indirizzo che si terrà il 21 maggio.

Chi è Anna Maria Poggi?

Poggi è docente ordinaria di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Torino. Nel suo percorso accademico ha rivestito anche la carica di Preside della facoltà di Scienze della formazione. Nel 2007 è stata anche Vice Rettore con delega ai rapporti istituzionali e con gli enti territoriali.

Negli anni in cui è stata preside, ha promosso diversi progetti, tra cui “Lo Splendore delle Età” cofinanziato dalla Regione e dalla Fondazione CRT.

La nuova presidente di CRT non è una nuova arrivata all’interno del mondo delle fondazioni bancarie: è stata infatti presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e nella stessa Compagnia ha fatto parte anche del Comitato di gestione.

Poggi ha assunto anche diversi ruoli istituzionali come Rappresentante della Conferenza Stato-Regioni nella Commissione ministeriale per la redazione del Codice dei beni culturali; è stata anche “componente della Commissione di esperti per l’elaborazione di proposte di riforma costituzionale e della connessa legislazione elettorale nominata il 4 giugno 2013 dal Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta”.

In ambito accademico ha curato 7 monografie, tra cui “I diritti delle persone. Lo Stato sociale come Repubblica dei diritti e dei doveri” e “Istruzione, formazione e servizi alla persona tra Regioni e Comunità nazionale”.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *