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Cronaca

L’intifāda studentesca accende Torino: dal Salone del Libro alle sedi universitarie gli studenti pro-Palestina non mollano

Giovani attivisti si mobilitano nelle sedi universitarie per mostrare solidarietà alla resistenza palestinese e denunciare le ingiustizie

Caterina Malanetto

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TORINO – Dopo la protesta al Salone del Libro per portare l’attenzione sulla situazione in Palestina, oggi a Torino si anima di nuove manifestazioni. Presso le sedi universitarie, a cominciare dal Politecnico, verranno allestite tende dove gli attivisti di Cambiare Rotta inizieranno la loro protesta alle ore 9. L’obiettivo è mostrare solidarietà alla resistenza del popolo palestinese e rilanciare l’assemblea che si terrà venerdì presso l’UniTo.

Mobilitazioni previste durante la settimana anche a Palazzo Nuovo e al Campus Einaudi, dove potrebbero verificarsi occupazioni e accampamenti studenteschi. La tensione aumenta in vista della marcia pro Palestina prevista per sabato, che commemorerà la Nakba, l’esodo palestinese.

L’intervento di Valeria Fonte e Brahim Baya al Salone del Libro

Dopo la manifestazione dello scorso sabato di fronte al Lingotto, i collettivi universitari hanno rilanciato l’appello alla partecipazione di massa. Ieri pomeriggio, proprio al Salone del Libro, si è tenuta un’assemblea insolita che ha attirato centinaia di persone. La giovane scrittrice Valeria Fonte ha rinunciato alla presentazione del suo libro per concedere spazio a una riflessione sulla situazione in Palestina, evidenziando l’importanza di occuparsi del genocidio in corso.

Sul palco, Brahim Baya, presidente delle moschee locali e membro del coordinamento di Torino per Gaza, ha ribadito l’unità del fronte della protesta e ha invitato i giovani a unirsi all’Intifada studentesca, sottolineando il potere del cambiamento che parte dagli studenti. Baya ha anche affrontato il tema degli scontri con le forze dell’ordine, affermando che la responsabilità non ricade sulla polizia, ma su chi ignora le ingiustizie.

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