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Economia

Incarichi concorrenti, conflitti di interessi e soldi: le relazioni problematiche tra Fondazione CRT e imprese e enti di appartenenza dei suoi amministratori

Esempio: Davide Canavesio è nel CdA della Fondazione, ma allo stesso tempo guida anche Nexto, che proprio dalla CRT riceve dei finanziamenti

Sandro Marotta

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TORINO – I rapporti fra i consiglieri della Fondazione CRT e le imprese o gli enti di cui fanno parte possono essere oggetto di pericolosi conflitti di interessi?  Durante la crisi per le dimissioni di Palenzona e il presunto “patto occulto” tra consiglieri si è spiegano in questo articolo, che cos’è una fondazione bancaria e quali finalità dovrebbe perseguire; descrivendo come la Fondazione CRT o la Compagnia San Paolo finanziano progetti di associazioni guidate dai consiglieri stessi. Ci sono poi casi da analizzare più approfonditamente.

Irrea oggi è presidente della Fondazione CRT, ma già nel 2022 era membro del Consiglio di Amministrazione. La curiosità è che è anche nel CdA di Atlantia ora diventata Mundys, attiva nella gestione di autostrade e aeroporti. A marzo 2022 Irrea viene inserito da CRT nel board di Atlantia, ad aprile 2022 una società chiamata “BidCo” (controllata da un’altra società, “HoldCo”) compra “Atlantia”; “HoldCo” e Fondazione CRT sottoscrivono anche un accordo, per cui CRT si impegna a diminuire le azioni detenute in Atlantia e ne investe una parte (il 3%) in HoldCo. Questo passaggio è chiamato“operazione Atlantia”da CRT stessa. Irrea diventa poi membro del CdA di Mundys (ex “Atlantia”). Adesso Irrea è sia nel CdA di Mundys, sia presidente della Fondazione che in quella stessa società investe parecchi soldi.

Nel Consiglio di amministrazione della CRT c’è Davide Canavesio, che è anche nel Consiglio direttivo di Nexto, associazione nata nel 2015 che promuove bandi di innovazione urbana e cittadinanza attiva. La sovrapposizione di queste due cariche diventa problematica se si pensa che nel 2021 la CRC ha finanziato il bando di Nexto “Envisioning Torino”, una call per l’innovazione urbana della Città di Torino.

Non solo: la dinamica si è ripetuta nel 2023, con il finanziamento di CRT al bando “Nexto – Masterplan”, che rispondeva alla domanda: “Come immaginiamo Torino tra 10 anni?”. Andando a scavare, viene fuori che CRT ha finanziato Nexto anche nel 2020 (con 30 mila euro), nel 2019 (con 35 mila euro), nel 2018 e nel 2017 (con 25 mila).

Nel CdA della CRT si trova anche Antonello Monti, che ricopre anche la carica di Membro Consiglio affari economici Diocesi di Novara. Questa Diocesi nel 2023 ha ricevuto dalla CRT un “contributo a sostegno del progetto di arredamento e di allestimento dell’Accademia Gaudenziana”. Ancora prima, durante la prima ondata di Covid, Monti aveva chiesto alla CRT un aiuto per “l’apertura del Social Housing del Polo della Cooperazione Solidale del Divin Redentore”.

Nel ristretto giro di nomi che passano da banche a fondazioni c’è anche Caterina Bima, già vice presidente della Compagnia San Paolo dal 2004 al 2008, poi passata nel CdA di Banca Fideuram (parte del gruppo Intesa San Paolo); nel 2013 è passata in CRT, ma nello stesso tempo era nel CdA di Unicredit e nel CdA di ASTM, società che gestisce le concessioni autostradali e costruisce grandi opere. Qui, tra l’altro, era a stretto contatto con Angelino Alfano, deputato della Camera dal 2001 al 2018, più volte ministro.

Tra l’altro Bima in ASTM è collega di Giovanni Quaglia, ex direttore della Fondazione CRT. Anche su Quaglia stesso ci sarebbe qualcosa da dire: mentre era (’88-2004) a capo della Provincia di Cuneo, ovvero l’ente che gestisce il trasporto pubblico, era anche sindaco effettivo di Autostrade spa, di Autostrade per l’Italia e diventerà nel 2018 presidente della società Asti-Cuneo per la realizzazione dell’autostrada.

Oltre a Claudio Albanese, che prima era un manager della Juventus e ora è nel consiglio di indirizzo della CRT, meritano di essere citate le cariche di Cristina Di Bari, vice presidente di Cottino Social Impact Campus srl, ovvero lo stesso ente che figura nella partnership “Talenti per la Comunità”, guidata da CRT (che erogherà le borse o i corsi premio). Sempre Di Bari ricopre allo stesso tempo la carica di consigliera nel CdA di Corep, che coordina vari centri di ricerca che operano nell’ambito dell’innovazione; uno di questi, il LISIN (Laboratorio di Ingegneria del Sistema Neuromuscolare e della Riabilitazione), è finanziato proprio dalla CRT insieme alla Compagnia San Paolo.

Sul fronte degli incarichi in enti pubblici e attività della fondazione si può citare Michele Rosboch e il suo doppio ruolo di Consigliere di Indirizzo di Fondazione CRT e di Presidente di IRES-Piemonte dal 2020. L’IRES, dal 1998 presiede l’Osservatorio Culturale del Piemonte, ovvero una partnership pubblico-privata regolata da un Protocollo d’Intesa tra diversi enti. Tra questi ci sono sia IRES che CRT. Rosboch cioè può indirizzare i soldi della fondazione verso un ente (pubblico-privato) che lui stesso presiede.

Nel collegio sindacale di CRT si trova il commercialista Luigi Tarricone, che è anche Presidente del Collegio dei Revisori di Anfass ONLUS. La stessa Anfass ha ricevuto in Piemonte 5 finanziamenti dalla CRT (per altrettanti progetti), per un totale di 37 mila euro.

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