Piemonte
Torna l’azalea AIRC: un fiore per la lotta contro il cancro femminile
In occasione della festa della mamma, torna nelle piazze italiane la distribuzione delle azalee AIRC
PIEMONTE – Domenica 12 maggio 2024, in occasione della Festa della Mamma, ritorna l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC, un fiore che da quarant’anni sostiene la ricerca sui tumori che colpiscono le donne. Circa 20.000 volontari scendono in piazza per celebrare questo impegno decennale e sostenere la ricerca, ricordando che il futuro della lotta contro il cancro è nelle nostre mani.
Un fiore per la lotta contro il cancro
L’Azalea, fiore simbolo della Festa della Mamma, ha contribuito significativamente al progresso della ricerca, con una raccolta totale di circa 300 milioni di euro in quattro decenni. Questo sostegno ha permesso miglioramenti nella qualità di vita e nella sopravvivenza delle donne affette da tumore, attraverso diagnosi più precise e precoci, interventi chirurgici meno invasivi e terapie più mirate ed efficaci.
L’appuntamento con l’Azalea si svolgerà in oltre 3.500 piazze in tutta Italia, dove i volontari distribuiranno più di 600.000 piantine di azalea in cambio di una donazione minima di 18 euro. Inoltre, sarà disponibile una guida che illustra i principali traguardi raggiunti dalla ricerca. L’Azalea sarà anche disponibile su Amazon a partire dalla fine di aprile. Per maggiori informazioni e per conoscere i punti di distribuzione, è possibile visitare il sito azaleadellaricerca.it.
La ricerca di AIRC
Nel 2023, sono state stimate oltre 187.000 nuove diagnosi di tumore nel genere femminile in Italia. La lotta contro il cancro rimane una priorità, e l’obiettivo è rendere curabili tutti i tumori che colpiscono le donne. Tra i tumori più diagnosticati ci sono quelli alla mammella, al colon-retto, al polmone, all’utero e alla tiroide.
Negli ultimi 40 anni, AIRC ha contribuito significativamente al progresso della ricerca, portando a importanti risultati come la chirurgia conservativa del tumore al seno, la biopsia del linfonodo sentinella e nuove terapie per il cancro ovarico. Grazie alla ricerca, è stato possibile salvare la vita di oltre due milioni di donne in Europa.
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