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Cultura

Salman Rushdie al Salone Internazionale del Libro di Torino: dialogo con Roberto Saviano

Salman Rushdie presenta il suo nuovo libro e condivide la sua esperienza di resilienza in un dialogo con Roberto Saviano al Salone Internazionale del Libro di Torino

Caterina Malanetto

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TORINO – Il Salone Internazionale del Libro di Torino si appresta ad accogliere Salman Rushdie in dialogo con Roberto Saviano. L’acclamato autore sarà presente alla XXXVI edizione del Salone, venerdì 10 maggio alle 18.30, presso l’Auditorium del Centro Congressi.

In questa occasione, Rushdie discuterà del suo ultimo lavoro, “Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio” (Mondadori, 2024). Il libro offre una riflessione profonda sugli eventi traumatici che hanno segnato la vita dell’autore, in particolare l’attentato subito il 12 agosto 2022. Ma oltre a narrare l’esperienza dell’attacco, Rushdie condivide il suo percorso verso il recupero fisico e emotivo, evidenziando l’importanza dell’amore, del sostegno familiare e della comunità globale di lettori che lo ha sostenuto.

Il testo si concentra sul tentativo di assassinio di Rushdie, un evento che ha rievocato l’incubo della fatwa emessa dall’ayatollah Khomeini nel 1989 a seguito della pubblicazione de “I versi satanici”. Questo nuovo lavoro dell’autore offre una riflessione toccante sul potere della letteratura di affrontare l’impensabile e sulla resilienza umana di fronte alla violenza.

La partecipazione all’evento è su prenotazione. Le pre-registrazioni saranno aperte a partire da domani, mercoledì 24 aprile 2024, sul sito www.salonelibro.it. È necessario compilare un modulo online e caricare un documento di riconoscimento. La pre-registrazione non garantisce automaticamente un posto; la conferma verrà inviata via email nei giorni successivi.

Chi è Salman Rushdie

Salman Rushdie, nato a Bombay nel 1947, è uno degli scrittori contemporanei più celebrati. Con sedici romanzi tradotti in oltre quaranta lingue, ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Booker Prize per “I figli della mezzanotte” nel 1981. Il suo ultimo romanzo prima di “Coltello”, “La città della vittoria”, è stato accolto con entusiasmo dalla critica internazionale.

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