Asti
Caso Piero Pesce: chiesti 21 anni di reclusione per il contabile che uccise suo figlio nell’Astigiano
L’uomo è sospettato di aver ucciso il figlio, Valerio Pesce
CANELLI – Il procuratore Stefano Cotti ha proposto una sentenza di 21 anni di reclusione per Piero Pesce, un contabile di 62 anni di Canelli, accusato di aver ucciso il figlio il 23 novembre 2022.
Pesce è sospettato di aver attaccato Valerio, suo figlio di 28 anni e proprietario di una tabaccheria ad Alba, mentre dormiva nella loro casa a viale Indipendenza, Canelli, nell’Astigiano. Valerio aveva dovuto chiudere la sua attività a causa di una depressione e aveva problemi legati al gioco d’azzardo, oltre ad alcuni debiti gestibili. Per questo motivo, aveva deciso di tornare a vivere con il padre e la sua fidanzata.
Dopo l’omicidio, Piero ha cercato di togliersi la vita tagliandosi le vene e ha confessato il crimine chiamando il numero di emergenza 112. Il procuratore crede che Pesce possa essere considerato mentalmente instabile a causa di una grave depressione e altre circostanze attenuanti, escludendo l’intenzionalità premeditata del crimine. La corte d’assise di Asti ora dovrà ascoltare la difesa dell’avvocato Carla Montarolo, che rappresenta Pesce. Al momento, l’uomo si trova detenuto nel carcere di Biella.
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