Cultura
Patto di collaborazione tra Torino e Gwangju nel 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea
Un ruolo fondamentale per il consolidamento dei legami tra Torino e la Corea del Sud è anche quello svolto dai due poli universitari della città
TORINO – Nell’anno del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia (1884-2024), il sindaco di Torino e Kang Gi Jung, sindaco di Gwangju, città della Repubblica di Corea, hanno firmato questa mattina un patto di collaborazione tra le due città, che già condividono numerosi progetti e iniziative. Nella stessa giornata, è stato siglato anche un memorandum of understanding tra la Fondazione Torino Musei e il Museum of Art di Gwangju.
“Ospitare a Torino il sindaco e la delegazione della Città di Gwangju della Repubblica di Corea è davvero una grande occasione per rafforzare i rapporti di scambio e di impegno su obiettivi comuni, lungo un percorso che darà un contributo concreto a costruire il futuro dei nostri territori – ha dichiarato il sindaco della Città di Torino -. Le nostre due Città, accomunate per dimensione e vocazioni, intrattengono rapporti di amicizia e di collaborazione da oltre un ventennio e la firma del Patto di Collaborazione che sottoscriviamo oggi intende ribadire la nostra volontà di puntare sullo sviluppo e sulla promozione delle relazioni economiche anche attraverso la collaborazione culturale, turistica e accademica”.
Tra le collaborazioni più recenti, la Korea Week, che nel 2019 ha fatto conoscere la cultura sudcoreana ai torinesi, tra mostre d’arte, dibattiti, workshop e performance dal vivo, oltre alla proiezione di film di registi coreani, organizzata in collaborazione con il Museo del Cinema e il Corpo Consolare Coreano.
Un ruolo fondamentale per il consolidamento dei legami tra Torino e la Corea del Sud è anche quello svolto dai due poli universitari della città. Ad oggi il Politecnico di Torino ha accordi con cinque università sudcoreane e promuove lo scambio accademico e culturale tra studenti e docenti delle due nazioni attraverso il programma Erasmus+. Nel 2018, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha inoltre organizzato il 6th Italy-Korea S&T Forum, con l’obiettivo di approfondire le relazioni bilaterali nei settori della scienza e della tecnologia e riflettere sulle sfide globali. A partire dall’anno accademico 2021/2022, invece, il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture moderne dell’Università degli Studi di Torino ha attivato l’insegnamento di Lingua coreana.
Torino ospita l’Associazione degli artisti coreani in Italia ARCOI, attiva sul territorio nell’organizzazione di mostre di arte contemporanea in collaborazione con la Città, ed è presente sul territorio anche l’Associazione Itako, nata per promuovere iniziative di scambio e approfondimento culturale tra Italia e Corea del Sud, con attività musicali, sportive ed educative svolte in collaborazione con la comunità coreana torinese, e che riunisce i genitori adottivi dei bambini di origine coreana. La nostra è infatti la città italiana con il maggior numero di minori adottati provenienti dalla Corea del sud.
Prima di incontrare il sindaco di Torino nella sala Colonne di Palazzo Civico, la delegazione coreana, composta da diciotto persone guidate dal sindaco di Gwangju, si è recata al MAO per la firma di un memorandum of understanding che prevede, tra le tante iniziative future, l’apertura di una nuova sezione nel nostro Museo di Arte orientale dedicata alla Corea grazie ad alcuni prestiti dalle collezioni del Museum of Art di Gwangju, una collaborazione tra la Biennale di Gwangju e la Biennale di Venezia, una mostra dedicata all’arte italiana negli spazi del Museum of Art di Gwangju e una mostra al MAO in collaborazione con la Biennale di Gwangju e il dipartimento alle Politiche culturali della Città di Gwangju.
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