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Cronaca

Risolto il mistero della scomparsa di Aniello De Marino: ritrovato cadavere nel milanese

L’assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria di Torino trovato senza vita sotto un cavalcavia tra Magenta e Corbetta

Caterina Malanetto

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TORINO – Il mistero della scomparsa di Aniello De Marino, assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria al carcere di Torino, è stato risolto nelle campagne tra Magenta e Corbetta, nella provincia milanese. Il sessantenne, nativo del Salernitano, era scomparso l’8 luglio scorso, lasciando soltanto la sua bicicletta legata con un lucchetto lungo uno dei viali del Parco della Colletta. Nonostante le ricerche condotte dagli investigatori a Torino, non c’era stata alcuna traccia di lui fino alla sera del 2 aprile in cui un passante ha fatto la macabra scoperta sotto un cavalcavia che collega Magenta e Corbetta, avvertendo immediatamente i carabinieri di Abbiategrasso. I militari hanno rinvenuto dei documenti vicino al cadavere, dissipando ogni dubbio sulla sua identità.

Nei pressi del corpo è stata trovata anche una corda, che suggerisce la possibilità che De Marino possa averla utilizzata per compiere il gesto estremo del suicidio. Tale ipotesi sembra essere la più plausibile al momento. Si ritiene che l’uomo abbia percorso a piedi una superstrada molto trafficata, scavalcando un guard rail e facendosi strada tra piante e arbusti per raggiungere il luogo in cui si è conclusa la sua vita. Tuttavia, rimane ancora da chiarire la posizione della sua auto e il motivo per cui si sia diretto proprio in quel luogo.

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