Torino
In viaggio sulla Torino – Ceres. Dal capoluogo a Ciriè ci siamo, fino a Germagnano non male, arrivare con il bus a Ceres è un’avventura
Abbiamo testato la linea Torino-Ceres
TORINO – Il 19 gennaio è stata inaugurata in pompa magna la linea ferroviaria Torino-Aeroporto-Ciriè-Germagnano dopo anni di stop and go, promesse e speranze. In effetti la linea sarebbe Torino – Ceres, ma per ora a Ceres non arriva se non con un bus.
Recentemente il presidente della Regione Cirio e il sindaco di Torino e della città metropolitana Lorusso hanno presentato a RFI e Trenitaia l’elenco dei problemi della linea: “più illuminazione, più segnaletica a supporto dell’orientamento dei passeggeri e rendere funzionanti le scale mobili”. Per capire meglio la situazione siamo andati a fare un giro da Torino a Ceres in un giorno festivo e in uno feriale.
Il nostro test sulla linea
Gli orari della linea parlano di un treno ogni mezz’ora e in effetti la frequenza dalle stazioni è buona dato che verso le valli di Lanzo ci sono molti treni del SFM. Abbiamo deciso di partire dalla nuova fermata di Torino Grosseto che si presenta funzionale e pulita, anche perchè è stata inaugurata pochi mesi fa. I treni per Ciriè sono ragionevolmente recenti, ma non recentissimi ovvero dimostrano chiaramente i loro anni. Il tragitto da Torino corso Grosseto a Ciriè dura 35 minuti, se partite da Porta Susa sono 10 minuti in piú. Durante la settimana il treno è piuttosto frequentato da diverse tipologie di viaggiatori. E’ evidente che il primo obiettivo del treno sia portare i viaggiatori a Caselle Aeroporto, ottima intenzione.
A Ciriè occorre cambiare treno per salire sulla linea che si conclude per ora a Germagnano. Il viaggio dura a seconda dei treni da 22 a 31 minuti che sono un po’ tantini per il percorso. I treni sono piú o meno della categoria della prima parte del viaggio. I passeggeri diminuiscono decisamente e si arriva a Germagnano.
In bus da Germagnano a Ceres
Scesi alla stazione di Germagnano occorre fare l’ultima tratta verso Ceres che per ora non è realizzabile in treno ma in bus e qui la situazione diventa davvero difficile. Arrivati in stazione a Germagnano per ricordare il nefasto passato della linea veniamo accolti da una parte dei vecchi treni GTT della Torino Ceres lasciati a loro stessi sui binari della linea. La linea è passata in gestione a RFI, ma il servizio bus da Germagnano a Ceres non è gestito direttamente da Ferrovie dello stato, ma da GTT ovvero il vecchio gestore della linea. La cosa non è banale perchè ciò impedisce di fare un biglietto ferrovierio unico Torino – Ceres ma di dover fare due biglietti Torino – Germagnano di Trenitalia e Germagnano – Ceres di GTT. Una discreta follia considerando che il viaggio è già costituito di tre tronconi con relativi cambi di mezzo.
Non solo, ma usciti dalla stazione di Germagnano le informazioni per i viaggiatori sono ridotte al nulla o quasi e occorre chiedere ai compagni di viaggio dove trovare la fermata e dove fare il biglietto. Per essere precisi è praticamente impossibile fare il biglietto a terra e occorre farlo sul bus con eventuale sovrapprezzo. Un vero peccato che a terra la situazione sia così disorganizzata perchè poi saliti a bordo di un bus decisamente d’annata il viaggio è di una ventina di minuti è piacevole, guardando il panorama e la linea ferroviaria che si spera tornerà agibile a breve.
Arrivati a Ceres occorre notare l’assenza quasi totale di bus di linea nel fine settimana per le altre valli. Una vera disgrazia dato che i potenziali turisti potrebbero arrivare in velocità con treno e aereo verso le valli di Lanzo, ma poi arrivati a Ceres si trovano nel semi nulla dei servizi pubblici a collegare le tre valli.
Conclusioni
Il treno per arrivare a Caselle e poi Ciriè è un discreto servizio, sicuramente migliorabile ma funzionale. Da Ciriè a Germagnano occorre lavorarci di più. Da Germagnano a Ceres siamo a un servizio di sopravvivenza e poco altro. Per ora la linea in toto da Ciriè a salire può essere utile per residenti e pendolari, dotati di molta pazienza, ma inutile per il turismo che oramai è sempre più green e cerca di evitare l’uso spasmodico dell’automobile.
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