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Biella

“Affaire Pozzolo”, la procura di Biella chiude le indagini: che cosa è successo? E cosa farà ora il deputato di Fratelli d’Italia?

Emanuele Pozzolo è indagato di quattro reati tra cui lesioni colpose. Adesso potrà provare a difendersi ulteriormente di fronte al pubblico ministero, che deciderà se avviare il processo

Sandro Marotta

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BIELLA – La procura di Biella dichiarato di aver chiuso le indagini preliminari sulla questione del colpo di pistola partito la cena di Capodanno a Rosazza, vicino a Biella; il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo è l’unico indagato.

I reati contestati

La procura di Biella accusa Pozzolo dei reati di: lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose.

“La pistola dalla quale è stato esploso il colpo – spiega la procuratrice Teresa Angela Camelio in una nota stampa- non poteva essere portata in luogo pubblico e aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione. È emerso, da ultimo, che anche il munizionamento detenuto dall’onorevole al momento dello sparo non poteva essere portato in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiché “espansivo” e, pertanto, rientrante nel munizionamento da guerra”.

La storia

Nelle prime ore di lunedì 1 gennaio 2024 un uomo di 31 anni (Luca Campana) è rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco; dopo alcune ore è stata diffusa la notizia che, insieme al ferito, c’erano anche il deputato Pozzolo (FdI) e il sottosegretario per la Giustizia Andrea Delmastro, insieme agli uomini della scorta di quest’ultimo. I carabinieri hanno da subito iniziato ad fare domande a Pozzolo, che sembrava essere il proprietario della pistola che aveva sparato il colpo. Giorgia Meloni è intervenuta sull’accaduto dichiarando che il deputato del suo partito era stato sospeso. Da subito, Pozzolo ha dichiarato di non aver sparato il colpo di pistola, ma lo Stub test lo ha smentito, rilevando tracce di polvere da sparo sulle sue mani.

Gli sviluppi più recenti delle indagini avevano ulteriormente smentito Emanuele Pozzolo: l’ispettore di polizia Pablito Morello aveva dichiarato agli investigatori che l’arma del deputato di Fratelli d’Italia era sempre stata in mano al deputato della Camera.

Cosa farà Pozzolo

Come spiega il Brocardi nel codice di procedura penale, entro 20 giorni Emanuele Pozzolo “può prendere visione degli atti e presentare opposizione con richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari”, ovvero chiedere che siano esaminate altre prove e/o che lui stesso sia di nuovo interrogato. Dopo, il giudice potrà decidere se formulare la richiesta di archiviazione oppure mandare Pozzolo a processo (in una data da fissare entro tre mesi) dopo aver informato il pubblico ministero.

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