Piemonte
Quasi 900 milioni al Piemonte dal contratto Governo-Anas
Nel contratto di programma approvato tra Anas e Ministero delle Infrastrutture sono state inserite molte opere attese da anni
PIEMONTE -Risorse per le varianti di Demonte e Re, la tangenziale di Mondovì, il collegamento sud-ovest di Asti, la superstrada Novara-Vercelli, oltre alla conferma di 384 milioni per la Pedemontana piemontese.
Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato oggi il contratto di programma tra Governo e Anas che assegna al Piemonte quasi 900 milioni per una serie di opere strategiche.
Alla seduta ha partecipato in videocollegamento l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi.
Nel contratto di programma approvato tra Anas e Ministero delle Infrastrutture sono state inserite molte opere attese da anni e per le quali è finalmente delineato un percorso concreto di realizzazione:
– conferma delle risorse per il completamento della Pedemontana piemontese per 384 milioni di euro;
– finanziamento della variante di Re e del ponte Ribellasca, nel Verbano-Cusio-Ossola, per 138 milioni;
– finanziamento della variante di Demonte (CN) per 85 milioni;
– 70 milioni per i lavori del terzo lotto della tangenziale di Mondovì (CN);
– 74 milioni per il primo lotto della superstrada Novara-Vercelli, per la prima volta inserita nella pianificazione nazionale
– 104 milioni per il collegamento sud-ovest di Asti, che consentono di avviare l’iter autorizzativo per arrivare al finanziamento dell’opera nel 2025.
Il Cipess ha anche finanziato, nell’ambito dell’accordo che riguarda la Liguria, l’aggiornamento del progetto del collegamento Armo-Cantarana tra Liguria e Piemonte, dopo che nel 2019 i presidenti Alberto Cirio e Giovanni Toti avevano riacceso un faro su quest’opera.
«Abbiamo lavorato per mesi per definire questo contratto di programma che assegna al Piemonte un pacchetto di opere e risorse in grado di sostenere una delle regioni più produttive d’Europa, dando gambe concrete a opere che il territorio attende da anni e risposte a settori produttivi in crescita che hanno bisogno di infrastrutture moderne e collegamenti», ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio.
«Nel 2019, quando ci siamo insediati abbiamo trovato una serie di opere bloccate, Asti-Cuneo e Tav in testa, tanti capitoli di finanziamento a zero e un programma di nuovi interventi di viabilità vecchi di oltre 15 anni. Abbiamo sbloccato tanti interventi e lavorato insieme alle Province per determinare le priorità per cui abbiamo individuato risorse concrete», ha aggiunto l’assessore Gabusi.
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