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L’escamotage della destra per evitare di votare la legge sul fine vita. Disabato(M5S): Quanto accaduto grida vendetta

Oggi la doccia fredda dal presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, esponente della Lega che non ha mai nascosto di essere contrario al provvedimento

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Consiglio regionale del Piemonte

PIEMONTE – Il Consiglio Regionale con un voto sulla pregiudiziale di costituzionalità ha di fatto bloccato il voto sulla legge sul fine vita, promosso dall’Associazione Luca Coscioni e firmato da più di 11.000 cittadini tra cui nomi illustri della cultura e della società. La proposta era arrivato al Consiglio ad agosto e fino ad ora non era stata ancora messa al voto, perciò attivisti si erano mobilitati per farla passare prima della fine della consigliatura per le elezioni, anche con il digiuno.

Oggi la doccia fredda dal presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, esponente della Lega che non ha mai nascosto di essere contrario al provvedimento. In mattinata mancava il numero legale per votare ma la maggioranza è riuscita nel pomeriggio a far passare la pregiudiziale di costituzionalità.

“Ritengo – ha spiegato Allasia al Corriere della Sera – che il provvedimentovioli l’articolo 117 della Costituzione, in quanto gli atti di disposizione del corpo, tra i quali rientra il suicidio assistito, incidono su aspetti essenziali dell’identità e dell’integrità della persona, e richiedono uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale. Inoltre l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali rientrano nella competenza esclusiva dello Stato”.

“Oggi il Presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, si è arrampicato sugli specchi per motivare una richiesta di pregiudiziale di costituzionalità che non aveva nessun fondamento giuridico pur di non affrontare il tema e non permettere ai membri del Consiglio di esprimersi in merito al fine vita”, ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio Regionale.

“Grida vendetta quanto accaduto oggi in Consiglio regionale. Il Centrodestra, con una goffa acrobazia normativa, ha mandato al macero la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito.

L’ha fatto votando una “questione pregiudiziale” di costituzionalità, un espediente per sospendere la discussione e permettere alle forze di maggioranza di non doversi esporre su di un tema così delicato. La legge non tornerà in Aula prima del termine della legislatura e lo dobbiamo alla mancanza di coraggio di chi governa il Piemonte.

Oggi il Centrodestra ha voltato le spalle ai quasi 12mila piemontesi che hanno sottoscritto la proposta, al grande lavoro fatto dall’Associazione Luca Coscioni e dai tanti attivisti che si sono impegnati in questi anni per estendere il diritto delle persone di autodeterminarsi e normare un gesto di umanità per chi soffre. Avremmo preferito si assumessero la responsabilità di discutere la legge e di bocciarla, invece di eliminare l’unico spazio di democrazia a nostra disposizione per confrontarci sul tema dei diritti.

Sia chiaro a tutti: chi ha votato la pregiudiziale, ha votato contro il suicidio medicalmente assistito. Non c’è scusa che tenga, ognuno si assuma le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”, dichiarano Sarah Disabato, Sean Sacco, Ivano Martinetti del Gruppo M5S in Consiglio Regionale.

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