Piemonte
Il pericolo del radon, il gas che aumenta il rischio di tumori polmonari e ictus. Ecco cos’è e dove si trova
Il radon rappresenta la seconda causa di cancro ai polmoni. In Piemonte sono 37 i comuni con livelli di concentrazione maggiori della media
PIEMONTE – C’è poco da stare allegri. Che il radon, gas nobile radioattivo di origine naturale, rappresentasse una minaccia per la salute pubblica è noto da tempo: dati alla mano, è la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo di tabacco. Ora, grazie a due studi pubblicati su Neurology, scopriamo che il contatto con livelli medi o elevati al radon è associato anche a un aumento del rischio di ictus e di un’altra condizione a esso correlata. In particolare nelle donne.
Rischio ictus
Dal primo studio è emerso che nelle persone con una più alta esposizione al radon si è riscontrato un rischio di ictus del 14% in più rispetto al gruppo meno esposto. Il secondo studio invece si è focalizzato sullo studio dell’ emopoiesi clonale a potenziale indeterminato (CHIP). In questo caso, spiega il Corriere, “i ricercatori hanno utilizzato test genetici per determinare quali tra le partecipanti avessero mutazioni tipiche del Chip: il 9% di coloro che vivevano in aree con la più alta concentrazione di radon soffriva di emopoiesi clonale, rispetto all’8,4% di quelle che vivevano in aree con concentrazioni medie e al 7,7% di coloro che vivevano in aree con concentrazioni più basse.
Ma cos’è il Radon?
ll radon è un gas nobile radioattivo di origine naturale, inodore e incolore. La fonte principale del radon è il suolo, ma altre fonti possono essere i materiali da costruzione e, in minima parte, l’acqua.
Tende ad accumularsi negli edifici trovando facile via d’accesso attraverso crepe, fessure, imperfezioni delle solette, cavedi per il passaggio di tubazioni, cavi elettrici, ecc., per questo motivo i locali interrati, seminterrati o al piano terra possono essere caratterizzati da concentrazioni di radon dannose per la salute umana.
All’aperto, invece, si disperde e non rappresenta una criticità.
Perchè è un rischio per la salute?
Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il radon rappresenta la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo di tabacco in quanto i figli del radon si attaccano al pulviscolo fine che respiriamo e così la loro radiazione colpisce direttamente i polmoni.
Il rischio di sviluppare un tumore polmonare dovuto al radon è proporzionale alla sua concentrazione e al tempo di esposizione. A parità di concentrazione di radon e durata dell’esposizione, il rischio di tumore polmonare è molto più alto per i fumatori rispetto ai non fumatori (circa 25 volte). L’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità), ricorda l’Arpa, lo classifica nel gruppo 1: massima evidenza di cancerogenicità.
Quanto radon c’è in Italia?
La prima indagine nazionale rappresentativa dell’esposizione al radon della popolazione italiana è stata condotta tra il 1989 ed il 1998. Tale indagine, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’ENEA/DISP (ora ISPRA) e realizzata in collaborazione con gli Assessorati alla Sanità di tutte le Regioni italiane, è stata condotta su un campione rappresentativo di 5361 abitazioni dislocate sul territorio di 232 Comuni (tutti i 50 Comuni con più di 100 000 abitanti, al 1981, ed un campione casuale dei rimanenti) delle 19 Regioni e delle 2 Province autonome di Trento e Bolzano.
Il valore della concentrazione media in Italia è risultato pari a circa 70 Bq/m3, più alto rispetto alla media mondiale, che è di circa 40 Bq/m3. Tra le regioni dove si è riscontrato un livello maggiore di concentrazione troviamo Lombardia, Lazio, Campania seguite da Bolzano e Piemonte.
mappatura del radon in Piemonte
Tumore polmonare associato al radon in Piemonte
Come detto il Radon è la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo di tabacco. Dati alla mano, nel primo rapporto sintetico sul rischio di tumore polmonare associato al radon (2010), emerge che in Piemonte la percentuale di casi di tumore polmonare attribuibili al radon è stata del 10% (280 casi) rispetto al totale dei casi osservati (2258). Di questi 55 femmine e 224 maschi.
Comuni piemontesi a rischio
In Piemonte sono 37 i comuni individuati come “aree prioritarie”, ossia quelli in cui i livelli di concentrazione di radon sono significativamente maggiori della media e che meritano quindi una particolare attenzione). In questi territori almeno il 15% degli edifici hanno al piano terra concentrazioni medie annue di radon>300 Bq/m3.
Qui invece la mappa del radon in Piemonte con l’elenco dei 241 Comuni individuati come “Aree di attenzione”
Come ridurre la concentrazione di radon
Le azioni per la riduzione della concentrazione di radon nell’aria interna degli edifici sono finalizzate principalmente a ridurre l’ingresso del radon proveniente dal suolo sottostante l’edificio e sono classificate in due categorie: passivo e attivo.
- Esempi di azioni di tipo passivo:
- aerazione degli ambienti (apertura porte e finestre),
- ventilazione naturale dei vespai
- isolamento dell’abitazione dal terreno (es.: posa di barriere anti-radon, sigillatura di crepe e fessure)
Esempi di azioni di tipo attivo:
- ventilazione meccanica controllata
- ventilazione artificiale dei vespai
- pressurizzazione all’interno dei locali o depressurizzazione del suolo
In fase di progettazione di nuovi edifici si può prevenire il rischio radon con interventi più efficaci e con costi minori rispetto ad azioni su edifici esistenti. E’ importante prendere in considerazione la tematica radon anche nel caso si intenda realizzare un intervento di efficientamento energetico.
Sensibilizzazione
La Regione Piemonte ed Arpa Piemonte si stanno impegnando in campagne di sensibilizzazione rivolte ai Comuni e alla popolazione per incentivare i proprietari di abitazioni con locali situati al pianterreno o a un livello semi sotterraneo o sotterraneo, a effettuare la misura della concentrazione di radon. Per domani 22 marzo, alle ore 21 presso la Sala Einaudi – Centro Congressi della Provincia di Cuneo (Corso Dante) è previsto un appuntamento nell’ambito del ciclo di incontri “Il gas radon nelle abitazioni. Cos’é e come difenderci. Incontro con i cittadini e consegna gratuita dei dosimetri per la misurazione nelle abitazioni”.
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