Addestramento congiunto per la Brigata Taurinense con l’esercito libanese

LIBANO – I Caschi Blu della Brigata Alpina “Taurinense”, schierata da febbraio in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, hanno concluso la prima settimana di addestramento congiunto con i soldati delle Lebanese Armed Forces (LAF) nell’area addestrativa di Chawakeer, nei pressi della città di Tiro.

La Task Force “ITALBATT”, su base 3° Reggimento alpini, ha condotto una settimana di addestramento alpinistico concordato con il Comando della 5ª Brigata delle LAF, incentrato sulla familiarizzazione con l’equipaggiamento e le tecniche basilari di movimento su superfici verticali, sia in ascesa sia in discesa.

L’obiettivo è stato quello di fornire le competenze tecniche di base per rendere i soldati libanesi sufficientemente preparati ad affrontare ostacoli verticali, sia naturali sia artificiali, in sicurezza e rapidità, anche in situazioni che prevedano di indossare l’equipaggiamento da combattimento completo.

La giornata conclusiva del corso è stata suggellata dalla visita del Comandante della Joint Task Force Lebanon-Sector West, nonché Comandante della Brigata “Taurinense”, e del Capo di Stato Maggiore della 5ª Brigata delle LAF, i quali hanno potuto constatare di persona i progressi dei militari addestrati.

Il proseguimento del progetto

Nelle fasi successive, saranno sviluppati moduli addestrativi di difficoltà via via crescente, fino a conseguire l’obiettivo di formare istruttori che siano in grado di addestrare, in autonomia, personale e minori unità dell’Esercito libanese.L’attività addestrativa congiunta, oltre a permettere lo scambio di esperienze e conoscenze, conferisce al singolo soldato la possibilità di accrescere in modo esponenziale il proprio bagaglio professionale.

Nel contesto della quotidiana cooperazione sul terreno tra gli Alpini di UNIFIL e l’esercito libanese, le occasioni di addestramento si inquadrano nelle attività di supporto e assistenza alle Forze Armate libanesi previste dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ai fini di contribuire sia al contenimento delle ostilità transfrontaliere del momento sia alla ricerca delle condizioni che possano ricondurre a una condizione di stabilità nel sud del Paese.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Il COVI è l’Alto Comando della Difesa che, per legge, pianifica e dirige le operazioni militari interforze, con il supporto delle Forze Armate, per fornire al Capo di Stato Maggiore della Difesa e al Ministro della Difesa la sicurezza che si raggiungano gli obiettivi istituzionali dei contingenti nazionali attualmente impiegati in 39 missioni e operazioni condotte in 25 diversi Paesi del mondo.

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