Il centrocampista della Juventus Hans Nicolussi Caviglia incontra il suo idolo Francesco Guccini

TORINO – Un incontro tra due anime diverse per età e professione, ma unite dalla passione per l’arte e la poesia.  Francesco Guccini, icona della musica italiana con i suoi 83 anni di esperienza nel panorama culturale del Novecento, e Hans Nicolussi Caviglia, giovane talento valdostano di soli 23 anni, centrocampista della Juventus e estimatore della sua arte.

Il legame tra i due nasce da una dichiarazione pubblica del giovane calciatore, ammiratore dei versi del poeta e cantautore emiliano. Da qui, un incontro clandestino nel suggestivo scenario di un’osteria di Pavana, tra le colline dell’appennino tosco-emiliano dove vive Guccini con in tavola delle tagliatelle al ragù di prosciutto come testimone. Un pranzo avvenuto nell’ombra, senza tracce sui social media, se non per qualche scatto custodito gelosamente nel telefono del giovane atleta.

Tra una forchettata e l’altra, sono venute fuori conversazioni su cinema, letteratura, e le reciproche visioni del mondo contemporaneo e passato. Due mondi distanti di sessant’anni che si scontrano e si fondono in un unicum di melodie, sogni e ricordi condivisi. Nicolussi Caviglia, riservato e modesto, porta con sé un omaggio dei suoi luoghi natii, accompagnato da una maglia bianconera autografata per il leggendario cantautore, Guccini. Quest’ultimo, a sua volta, condivide aneddoti su Amerigo e Quello che non…, regalando al giovane atleta la stessa passione per il passato e il futuro che traspare nelle sue composizioni.

“Da bambino, ascoltavo Guccini in auto con mio padre, quando andavamo a sciare, e me ne sono perdutamente innamorato,” confessò Nicolussi Caviglia in un’intervista. “Purtroppo, non ho mai avuto l’opportunità di vederlo dal vivo, solo su YouTube.”

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