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Società

I cinque premi della Star.T, la Trans Visibility Night di Torino

A ricevere il riconoscimento – l’iconica stella – cinque persone per altrettanti campi d’impegno che spaziano dall’arte ai social media, dall’attivismo allo sport

Gabriele Farina

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TORINO – Sabato 23 marzo 2024, dalle ore 21 al Cinema Massimo di Torino si terrà la quarta edizione di Star.T, la Trans* Visibility Night nata per valorizzare la storia e i talenti di persone della comunità trans* italiana che hanno contribuito, con la loro visibilità pubblica, a dare luce e risalto alla comunità LGBTQIA+. Il claim di quest’anno – Nel cielo brillano storie trans* – rimanda al valore delle vite e delle storie come esempi luminosi per tutte le persone che provano sulla propria pelle discriminazione e violenza.

Il Coordinamento Torino Pride celebra in questo modo il Transgender Day of Visibility (TDoV), che si tiene ogni anno in tutto il mondo il 31 marzo. La giornata internazionale, ideata dall’attivista trans* Rachel Crandall nel 2009, è dedicata proprio al tema della visibilità delle identità trans* nella sua accezione più positiva e rivendicativa, oltre stereotipi, pregiudizi e narrazioni distorte da parte dei media e della società.
L’evento, libero e gratuito, sarà un grande momento di celebrazione, riflessione e intrattenimento: ci saranno letture dal palco, spezzoni di film e documentari ma anche performance teatrali e stand-up comedy.

I premi assegnati

La serata verrà presentata da Vittoria Sorrentino e Christian Ballarin, attivistə trans* da sempre impegnatə in progetti di aiuto e supporto per le persone T e non binarie.

A ricevere il riconoscimento – l’iconica stella – cinque persone per altrettanti campi d’impegno che spaziano dall’arte ai social media, dall’attivismo allo sport.

Categoria Attivismo: Egon Botteghi
Egon è attivista intersezionale, transfemminista e antispecista. Dottore in filosofia, Botteghi ha fatto parte dal 2015 al 2021 del CIRQUE, Centro Interuniversitario di Ricerca Queer, mentre dal 2014 fa parte di Politesse, Centro Universitario di Politica della Sessualità. Per Rete Genitori Rainbow è referente nazionale per il tema della genitorialità trans* e formatore di molti gruppi genitoriali di auto mutuo aiuto. Gran parte del suo attivismo di concentra sull’intersezionalità delle lotte e i legami fra sessismo, specismo e omolesbobitransafobia. Egon è anche performer e autore teatrale: attraverso il teatro e i suoi linguaggi diffonde i temi dell’identità di genere e della discriminazione.

Categoria Stand-up comedy e Social: Diego Piemontese
Giovane stand-up comedian e regista teatrale di 26 anni, Diego Piemontese vive nell’enclave romana di Milano. Fra i suoi spettacoli spicca Ken. Storie da uomini senza c**** dove racconta – con una fortissima dose di (auto)ironia – cosa vuol dire essere uomini (e in particolare, uomini trans*). “Come i veri TikToker” [cit.] ha raccontato sui suoi social i cambiamenti del suo corpo durante la terapia ormonale con il testosterone, facendosi accompagnare in questo viaggio dallə suə follower.

Categoria Poesia: June Scialpi
Classe 1998, si definisce una “ragazza trans biblicamente inaccurata”. È dottoressa in Discipline dello Spettacolo e della comunicazione, ma il suo linguaggio è la poesia e la prosa breve: il suo esordio è con Carne incognita (Ensemble, 2019), pubblicato con il suo precedente dead-name. Alcuni suoi testi sono poi apparsi sulla prestigiosa rivista Atelier, mentre altre poesie sono state incluse nell’antologia I cieli della preistoria. Antologia della nuovissima poesia pugliese (Marco Saya Edizioni, 2022). Il Golem. L’interruzione (Fallone Editore, 2022) è la sua opera più recente, con la quale ha vinto il premio Ennio Flaiano per la sezione poesia under 35. June Scialpi, nei suoi scritti, riversa tutta la sua queerness e l’esperienza del suo corpo trans*.

Categoria Sport: Valeriə Avalle
Si definisce non-binary runner che nella vita corre e scrive. Natə nel 1995, è unə runner che affianca all’attività sportiva quella di attivista per i diritti delle persone LGBTQIA+. La sua testimonianza fa luce su cosa voglia dire essere una persona trans* e/o non-binaria e, contemporaneamente, fare sport a livello agonistico. È statə vice-presidente della Commissione per le pari opportunità del comune di Pinerolo ed è autricə del libro Happy Place.

Categoria In Memoria: Lucy Salani (ritira il riconoscimento Simone Cangelosi)
Nata nel 1924 da una famiglia antifascista, Lucy Salani è riconosciuta come l’unica donna transgender italiana sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti. Deportata a Dachau nel 1944 come prigioniera politica – aveva infatti disertato dall’esercito più volte, oltre a essere vissuta in clandestinità – Lucy Salani è sopravvissuta fino alla liberazione del campo nell’aprile del ‘45, quando venne ritrovata dall’esercito Alleato viva fra i molti cadaveri. Visse poi fra Roma e Torino, ma partecipò attivamente alla vita trans* parigina. La sua testimonianza è stata trasformata in libri e documentari, divenendo un faro di resistenza e di memoria. Lucy è passata oltre il 22 marzo del 2023, all’età di 98 anni.
A ritirare il riconoscimento sarà Simone Cangelosi, regista e produttore cinematografico nonché amico intimo di Lucy.

Sono molte le personalità che interverranno per consegnare il riconoscimento. Fra queste troviamo Vladimir Luxuria, direttrice del Lovers Film Festival, per la categoria Stand-up comedy e Social; l’assessora alla cultura della città di Torino Rosanna Purchia per la categoria Poesia; la presidente di UISP Piemonte Patrizia Afano per la categoria Sport. E ancora esponenti del mondo del terzo settore e del volontariato piemontesi.

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